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Ambulante ucciso: perito, imputato capace di intendere e volere

Ambulante ucciso: perito, imputato capace di intendere e volere

Perizia discussa in Assise Macerata. Forse sentenza 27 settembre

ANCONA, 21 settembre 2023, 12:59

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Sussiste un "disturbo di personalità significativo", su un "paziente psichiatrico a tutti gli effetti", ma non si riscontra alcun vizio né totale né parziale di mente nella perizia su Filippo Ferlazzo, 32 anni, salernitano, che il 29 luglio 2022 lungo il corso principale di Civitanova Marche (Macerata), uccise Alika Ogorchukwu, un ambulante nigeriano di 39 anni, che aveva chiesto l'elemosina all'imputato e alla compagna, a cui aveva toccato un braccio: Ferlazzo lo aveva colpito con la stampella che il nigeriano usava per camminare, poi era salito sopra di lui a cavalcioni, schiacciandogli il collo e la testa. E' stato discusso ieri davanti alla Corte d'Assise di Macerata, l'esito della perizia, redatta dallo psichiatra Renato Ariatti, che conferma la capacità di intendere e di volere dell'imputato, detenuto nel carcere di Pesaro e ieri presente in aula.
    Durante l'esame, il perito ha risposto alle domande del pm Claudio Rastrelli, della legale di difesa, Roberta Bizzarri, dell'avvocato di parte civile Francesco Mantella e del presidente della Corte Roberto Evangelisti. "Non abbiamo trovato una diagnosi di disturbo bipolare, invece abbiamo un disturbo della personalità significativo, integrante patologia psichiatrica", ha concluso il perito che ha parlato per Ferlazzo di "un problema nella gestione della rabbia", del fatto che "ha avuto una reazione non psicotica ma prevalentemente di tipo rabbioso, emotivo-passionale", senza che implicasse un vizio di capacità. Per il perito, l'imputato dovrà continuare un percorso di cura; sulla pericolosità sociale non ha constatato patologie tali da incidere sulla capacità di autodeterminarsi. Prossima udienza fissata per il 27 settembre quando potrebbe arrivare anche la sentenza.
   

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