"La macchina è partita e ha una
targa nuova" il "nostro obiettivo è quello di garantire un
servizio pubblico che sia efficiente e di qualità" e "che possa
essere maggiormente" e "agevolmente utilizzato" anche "dalle
fasce più deboli, che poi sono quelle che usano di più
l'autobus". Così il neopresidente di Conerobus, Italo D'Angelo,
ha delineato gli obiettivi del nuovo consiglio di
amministrazione della Società per la mobilità intercomunale. Ad
affiancarlo nel consiglio d'amministrazione, l'amministratore
delegato Giorgio Luzi, il vicepresidente Marcello Pesaresi e i
consiglieri Manuela Matteucci e Arduino Tassi. Nel collegio
sindacale Francesco De Benedetto (presidente), Antonio Gitto e
Paolo Spreti.
Il nuovo cda si è insediato dopo le dimissioni dell'ormai ex
presidente Muzio Papaveri, dopo che il bilancio di esercizio
2022 si era chiuso con una perdita d'esercizio di 4,4 milioni di
euro. "Non sarò sicuramente un presidente di poltrona, la
poltrona non mi è mai piaciuta - ha detto D'Angelo -, cercherò
di dare al mio ruolo una concretezza. La situazione è delicata"
e la politica del nuovo cda "sarà improntata al risparmio".
"Incontreremo quanto prima le organizzazioni sindacali - ha
annunciato - e concorderemo anche con loro alcune strategie per
una migliore sicurezza dei lavoratori e per contrastare
l'evasione dei titoli di viaggio che è altissima".
L'auspicio espresso dal nuovo presidente è che "con l'aiuto
del ministro delle Infrastrutture e del governo regionale avremo
presto i ristori e parte del fondo aggiuntivo che consentano
alla società di operare in sicurezza e qualità del servizio. Il
costo del biglietto è molto basso - ha aggiunto - ragioneremo se
procedere all'aumento, ma per il momento non pensiamo di
prendere decisioni che vadano in tal senso. Alcune misure le
andremo a programmare con le organizzazioni sindacali" solo "con
l'impegno di tutti e in particolare dei lavoratori riusciremo a
mettere in sicurezza l'azienda".
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