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Il De Bello Gallico di Cesare diventa un'opera a Jesi

Il De Bello Gallico di Cesare diventa un'opera a Jesi

Opera 'quasi' buffa di Campogrande, potere, guerre e dittatori

ANCONA, 24 novembre 2023, 11:59

Redazione ANSA

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Un'opera "quasi" buffa" per riflettere, con un sorriso dolceamaro, sui meccanismi del potere, dell'autocelebrazione, della seduzione delle masse, tra guerre e dittature. E' il De Bello Gallico del compositore Nicola Campogrande, in prima mondiale domani, venerdì 24, e domenica 26 novembre al Teatro Pergolesi di Jesi per la 56esima Stagione Lirica di Tradizione.
    Il libretto di Piero Bodrato è liberamente derivato dai Commentarii De Bello Gallico di Giulio Cesare, uno dei libri più famosi di tutta l'antichità, dedicato alla cronaca della lunga serie di campagne militari che, tra il 58 ed il 49 a.C., portarono il console romano a conquistare la Gallia Transalpina, facendo di lui uno degli uomini più conosciuti, ammirati e temuti del suo tempo.
    La nuova produzione della Fondazione Pergolesi Spontini è affidata alla bacchetta di Giulio Prandi e alla regia di Tommaso Franchin, le luci di Marco Scattolini; scene e costumi sono di Daniel Mall e di Gabriele Adamo, due studenti dell'Accademia di Belle arti di Venezia che con il loro progetto hanno vinto la terza edizione del Concorso dedicato a Josef Svoboda "Progettazione di Allestimento scene e costumi di Teatro Musicale".
    Giovanissimi anche orchestrali e coristi, età media 25 anni per il Time Machine Ensemble, e 20 per il Coro Universitario del Collegio Ghislieri diretto da Luca Colombo. Nella compagnia di canto, il baritono Giacomo Medici interpreta un volitivo Cesare, vanitoso e manipolatore; il soprano ucraino Nikoletta Hertsak è la figura allegorica che alterna il ruolo della Gloria di Roma e della Fortuna, il tenore Oronzo D'Urso veste i panni del generale Aulo Irzio e del vinto Vercingetorige.
    "Ho composto De Bello Gallico nel 2016, su impulso del cantante Elio, che era ed è un cultore del testo di Cesare - fa sapere il compositore Nicola Campogrande -. Per una serie di circostanze, finora Elio si è trovato ad interpretarne solo alcuni momenti, accompagnato al pianoforte, in una sorta di anteprima. Questa del Teatro Pergolesi di Jesi è dunque la prima rappresentazione assoluta".
   

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