"La manovra 2025 ha risposto in
buona parte alle necessità degli enti locali pur mantenendo
l'equilibrio con quelle del bilancio Statale". Così all'ANSA il
sindaco di Ancona Daniele Silvetti, vice presidente vicario
dell'Anci.
"A partire - sottolinea - dall'eliminazione del blocco del
turn over, che rende possibile assicurare continuità ai servizi
oltre al contributo di parte corrente per cento milioni di euro
a sostegno delle spese dei Comuni per l'affidamento di minori a
case famiglia. Un provvedimento significativo, sempre chiesto a
gran voce dai sindaci poiché si tratta di un onere imposto e
inderogabile, spesso in contesti di forte rigidità dei bilanci.
Accoglie, peraltro, una richiesta di Anci che aumenta
notevolmente la platea dei Comuni che potranno accedervi".
"Da rilevare - prosegue il vice presidente vicario di Anci -
un aumento della dotazione del Fondo di solidarietà comunale per
56 milioni incrementali annui che permetterà di contenere il
'taglio perequativo' con un saldo positivo, in definitiva di
26milioni di euro". "Fondamentale anche la modifica giunta in
corso d'opera - ricorda - che ha consentito di scongiurare il
rischio di vedersi revocati molti contributi per interventi di
rigenerazione urbana. Il governo Meloni continua a garantire
numeri sostenibili: - conclude - 196 milioni di euro risparmiati
con l'azzeramento della rata della spending review informatica,
introdotta dal governo Conte 2, e il mantenimento in capo al
comparto Enti locali del cosiddetto 'Fondone Covid', di 480
milioni. Risorse che verranno ridistribuite agli Enti locali per
le loro maggiori esigenze".
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