"E' inadeguato il dispositivo di sicurezza in Riviera, l'avvenuto omicidio ne è l'ennesima dimostrazione. E' necessario un cambio della politica sull'ordine e sicurezza pubblica, partendo da chi ne ha la responsabilità". Così il segretario provinciale del sindacato della Polizia di Stato Benedetto Fanesi dopo i fatti avvenuti stamani a San Benedetto del Tronto nei quali è morto accoltellato un ragazzo di 24 anni di Giulianova (Teramo).
"Anche le determinazioni dell'ultimo Comitato per l'Ordine e la Sicurezza pubblica convocato a metà febbraio, purtroppo, non hanno fornito quell'intervento strutturale richiesto e suggerito dal Siulp; le rassicurazioni del Questore - prosegue Fanesi - non ci avevano convinto a gennaio quando formalmente ci rispose che non definiva emergenza la situazione della Riviera e non ci rassicurano oggi (noi e cittadini) quando dichiara che il territorio di San Benedetto del Tronto è oggetto di attenzione continua, in linea con le valutazioni espresse in seno al Comitato, perché anche i recenti fatti, purtroppo, ci raccontano un'altra realtà".
Il Siulp ricorda i recenti episodi di violenza avvenuti a San Benedetto del Tronto che avevano spinto il sindacato a lanciare l'allarme sull'inadeguatezza dell'organico in forza al commissariato rivierasco: 7 febbraio, aggressione a tre poliziotti con una collega che subiva danni permanenti ad un dito della mano; 8 febbraio un cittadino extracomunitario accoltellato in pieno centro cittadino; 10 febbraio due episodi di aggressione in pieno centro cittadino; 11 febbraio il medesimo cittadino extracomunitario che aveva aggredito i colleghi nella serata del 7 febbraio, aggrediva e procurava lesioni al personale sanitario. Lo stesso giorno aggressione violenta da parte di un cittadino extracomunitario ad alcuni senza tetto all'interno della Caritas. Infine l'episodio di oggi "con il tragico epilogo e la presenza di una sola volante sul territorio".
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