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Saltamartini, Marche formano la metà dei medici necessari

Saltamartini, Marche formano la metà dei medici necessari

Dibattito in Consiglio su Link Pd, Regione sospenda il parere

ANCONA, 18 marzo 2025, 13:24

Redazione ANSA

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"Nel 2024 c'è stato un fabbisogno di formare 445 medici nelle Marche, di cui 410 medici e 35 odontoiatri, mentre l'Università politecnica delle Marche è riuscita a formarne 213, neanche la metà del necessario. Per il 2025 questo fabbisogno si prevede supererà le 500 unità oltre a 40 odontoiatri". Sono dati citati in aula dal vice presidente della Regione Filippo Saltamartini nella risposta all'interrogazione dem sul parere favorevole concesso dalla Regione alla Link Campus Università per aprire corsi di laurea i Medicina e Odontoiatria in tre città marchigiane. Saltamartini ha legato a questo gap di medici il parere favorevole alla Link.
    Da parte del Pd, per voce del consigliere Romano Carancini, forte opposizione al via libera all'ateneo privato per corsi di medicina e odontoiatria nelle Marche: Carancini ha ricordato la questione dei finanziamenti ricevuti dalla Lega da parte di università private, collegandoli all'autorizzazione concessa alla Link. I dem chiedono alla Regione di "sospendere il provvedimento e di fare autotutela".
    L'assessore Saltamartini ha sottolineato le lacune del sistema nella formazione e programmazione dei medici, attribuendone le responsabilità anche al Partito democratico e ai governi che si sono succeduti (da Letta e Gentiloni) per non aver formato i medici dal 2012 necessari per un futuro turnover.
    "Ci vogliono dieci anni per formare i medici", ha affermato, sottolineando come l'attuale giunta regionale dal 2022 abbia invece finanziato borse di specializzazione, nell'ordine di 150 l'anno, per ovviare al problema. "Nel 2025 - ha detto - entreranno in servizio 10mila medici e ne usciranno 16mila".
    Sulla base di questi argomenti, Saltamartini ha ricordato la richiesta della Link a cui la Regione ha dato parere favorevole, sottolineando di non avere altre notizie sull'iter dell'autorizzazione che è di competenza ministeriale. .
    Il vice presidente ha contestato l'atteggiamento dem che avrebbe voluto un parere negativo della Regione all'istanza della Link, affermando che la formazione che verrà erogata dall'ateneo privato avverrà "con lo stesso programma formativo e gli stessi docenti dell'Università politecnica, con le stesse modalità di formazione dell'università pubblica".
    Duro l'intervento di Carancini: "abbiamo il dovere di non restare complici e ignavi rispetto alla vicenda link". "A Saltamartini abbiamo posto sette domande e non ha risposto neanche ad una". Secondo il Pd, ha attaccato Carancini, il "parere favorevole non ha rispettato ciò che la legge prescrive per la motivazione di autorizzazione della Link. Il presidente di Regione avrebbe dovuto analizzare la qualità formativa, la sostenibilità economica del progetto, i costi per gli studenti, le risorse garantite, gli spazi per l'attività di formazione".
    Aspetti che, invece, a giudizio dem, Acquaroli non avrebbe considerato, limitandosi a chiedere alle aziende sanitarie della regione il fabbisogno di sanitari "come se fosse connesso al numero di iscritti all'università privata che arriveranno alla fine del corso". Altra contestazione dem alla Regione è "non hanno sentito i rettori". Da qui la richiesta del Pd di sospendere il parere in autotutela.
   

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