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A Pesaro presidio contro impianto Gas naturale liquefatto

A Pesaro presidio contro impianto Gas naturale liquefatto

"Centinaia in piazza". "Rischi concreti" da tale sito in città

PESARO, 22 marzo 2025, 19:15

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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A Pesaro in piazza del Popolo, stamattina, si svolta una manifestazione cittadina contro il progetto di impianto di liquefazione di metano e stoccaggio di Gnl "previsto nel cuore dell'abitato pesarese". "Centinaia di cittadini - fanno sapere i promotori dell'iniziativa - si sono recati presso il gazebo informativo allestito dal comitato "Pesaro: NO GNL", partecipando con attenzione e senso civico a un'iniziativa che intende sensibilizzare l'opinione pubblica sui rischi concreti legati all'impianto".
    Durante la giornata, accanto al presidio, i volontari del comitato hanno "raccolto 130 firme per le azioni civili e giuridiche che contestano la concessione della Valutazione di Impatto Ambientale (Via) rilasciata dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica. Un numero significativo di cittadini ha anche espresso la propria disponibilità a sostenere attivamente il Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, che sarà depositato nelle prossime settimane".
    "Il contatto diretto con la città - proseguono gli organizzatori della manifestazione - ha rafforzato l'impegno del comitato e reso evidente un crescente consenso attorno alla necessità di fermare un progetto considerato pericoloso e contrario alle normative europee e costituzionali, a partire dall'articolo 41 della Costituzione. Durante l'iniziativa, gli attivisti hanno sottolineato le similitudini tra il caso di Pesaro e la tragedia di Calenzano, dove l'esplosione avvenuta lo scorso dicembre presso un deposito Eni ha causato cinque vittime e aperto un'inchiesta per omicidio colposo plurimo e disastro colposo". Parallelamente, "è stato ricordato l'incendio scoppiato venerdì sera a Falconara, dove una rottura in una tubazione dell'impianto di desolforazione del gasolio ha generato un vasto rogo. L'impianto è stato messo sotto sequestro. I primi rilievi dell'Arpam non hanno evidenziato sostanze inquinanti nell'aria, ma l'episodio ha sollevato nuove preoccupazioni tra gli esperti e gli ambientalisti.
    Roberto Malini, referente del comitato e co-presidente di EveryOne Group, ha dichiarato: "Un incidente simile in un impianto di liquefazione di metano costruito nel mezzo delle abitazioni avrebbe avuto esiti devastanti, con insufficienti possibilità di intervento da parte delle autorità e un effetto domino fuori controllo". La manifestazione di oggi, concludono i promotori, "ha dimostrato come la cittadinanza sia sempre più consapevole dei rischi e pronta a difendere il proprio diritto alla salute, alla sicurezza e a un ambiente vivibile. Le prossime settimane saranno decisive per il futuro del progetto: le istituzioni sono chiamate a rispondere con responsabilità, ascolto e trasparenza".
   

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