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Eolico nelle Marche, 'Stato e Regione in ritardo'

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Eolico nelle Marche, 'Stato e Regione in ritardo'

Sindaco di Caldarola, 'necessario individuare le aree idonee'

CALDAROLA, 08 maggio 2025, 11:41

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Eolico sì, eolico no nelle Marche. Un dibattito aperto che vede su fronti opposti delle barricate Legambiente, che sostiene le pale eoliche, e i Comuni contro "mega impianti nei loro territori". In particolare il sindaco di Sassoferrato (Ancona), Giuseppe Fabbroni secondo il quale "lo Stato e la Regione sono assolutamente in ritardo su questi temi e noi non possiamo pagarne le conseguenze"; chiede che ora si "provveda con la massima celerità a individuare le aree idonee e non idonee nel rispetto delle esigenze di tutela di tutto il patrimonio territoriale, nonché delle specifiche competenze dei ministeri per i Beni e le Attività culturali e per il turismo, delle politiche agricole alimentari e forestali e dell'ambiente e della tutela del territorio, delle regioni e dei Comuni".
    L'accusa di Fabbroni è che "si lascia a poche società multinazionali uno spazio assolutamente speculativo, caratterizzato da opacità e mancata certezza anche nella effettiva capacità di produzione di energia rinnovabile, finalizzato solo a incamerare gli incentivi disponibili e che noi utenti paghiamo nelle bollette". Secondo il sindaco di Caldarola, "non è vero che alla crescita delle fonti rinnovabili corrisponde un risparmio nelle bollette, lo confermano le stesse società che propongono i mega impianti. L'energia prodotta dai grandi impianti non è destinata al consumo locale, ma alla rete nazionale. Per produrre energia destinata alle comunità locali bisogna costituire le Comunità energetiche rinnovabili a livello comunale o intercomunale". Da Caldarola ribadisce che "i Comuni montani e le comunità che li abitano non possono lasciare che le loro caratteristiche territoriali vengano distrutte per favorire questa speculazione, a maggior ragione in una zona duramente colpita dal sisma".
    Invece che mega progetti per nuovi impianti eolici, Fabbroni chiede che "si sospendano i procedimenti di Valutazione di impatto ambientale dei progetti a oggi presentati, fino alla definizione di un corretto quadro programmatori a cui debbono partecipare le comunità locali - dice Fabbroni -. La Regione si impegni a elaborare velocemente un piano, partecipato dalle comunità locali, per l'individuazione delle aree idonee e non idonee, applicando poi quanto previsto dallo studio Ispra 2024 e tenendo conto che le aree appenniniche debbono essere considerate non idonee per i maxi impianti eolici e fotovoltaici". Il sindaco invita il governo ad approvare "una legge nazionale di tutela del suolo e ai Comuni la costituzione delle Comunità energetiche rinnovabili che possono consentire effettivi vantaggi in termini di risparmio alle popolazioni locali".
   

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