"Le Marche si distinguono come modello di efficienza energetica industriale, posizionandosi come seconda regione in Italia per quota di consumi elettrici nell'industria, con il 64% contro una media nazionale del 45%".
I dati arrivano dal monitoraggio di "CIRO" (Climate Indicators for Italian RegiOns), primo database italiano per monitoraggio e confronto delle performance climatiche regionali, con l'analisi di 26 indicatori strategici suddivisi in otto aree tematiche.
Gli esiti del monitoraggio mostrano anche "l'eccellenza nelle basse emissioni di gas serra, collocandosi tra le regioni con le più basse emissioni pro-capite in Italia (5,5 tonnellate di gas serra pro-capite, contro una media nazionale di 7 tonnellate)".
La piattaforma CIRO, realizzata da Italy for Climate in collaborazione con Ispra, ha rilevato altri importanti punti di forza nella performance ambientale marchigiana: "il settore agricolo presenta performance generalmente positive, con una quota di agricoltura biologica del 28% (media nazionale del 20%), basse emissioni pro-capite agricole e un utilizzo di fertilizzanti inferiore alla media nazionale". "Anche il patrimonio edilizio mostra buone performance, con consumi degli edifici (206 kWh/mq) inferiori alla media nazionale (222 kWh/mq) e una quota di edifici in classe A del 13%, superiore alla media italiana dell'11%".
Le "principali criticità per le Marche - secondo il monitoraggio CIRO - sono rappresentate dal trasporto pubblico locale, con un numero di passeggeri inferiore alla media nazionale, e dalle emissioni pro-capite prodotte dai trasporti.
Anche la performance sulle rinnovabili risulta inferiore alla media nazionale, sia in termini di quota di consumi coperti da fonti rinnovabili che di nuovi impianti installati, con 132 MW di capacità rinnovabile installata nel 2023". "La capacità delle regioni di monitorare e migliorare le proprie performance climatiche rappresenta oggi un elemento cruciale per accelerare la transizione ecologica del nostro Paese," afferma Andrea Barbabella, Coordinatore di Italy for Climate.
Per le emissioni, secondo il monitoraggio Ciro, "Le Marche presentano un profilo virtuoso in termini di emissioni climalteranti, collocandosi tra le regioni con le più basse emissioni pro-capite in Italia (5,5 tonnellate di CO2 equivalente contro una media nazionale di 7 tonnellate). Gli assorbimenti naturali di CO2 si attestano su valori in linea con la media nazionale".
Quanto all'energia "il mix energetico marchigiano si caratterizza per una maggiore incidenza dei prodotti petroliferi rispetto alla media nazionale, compensata da un minor utilizzo di gas naturale e dall'assenza di carbone. I consumi energetici pro-capite risultano allineati alla media italiana, evidenziando un equilibrio tra sviluppo economico ed efficienza nell'uso delle risorse.
Mentre il settore delle energie rinnovabili "rappresenta un'area di potenziale miglioramento per le Marche, con performance inferiori alla media nazionale sia in termini di quota di consumi energetici soddisfatta da fonti rinnovabili che di nuova capacità installata. Nel 2023 sono stati installati 132 MW di impianti rinnovabili, un valore che, seppur significativo, non posiziona la regione tra le più dinamiche in questo ambito. Positivo invece il dato sulle comunità energetiche, con 6 iniziative avviate nel 2024".
Il patrimonio edilizio marchigiano, invece, "mostra performance generalmente positive e superiori alla media nazionale. I consumi energetici medi degli edifici (206 kWh/mq) risultano inferiori alla media italiana (222 kWh/mq), mentre la quota di edifici in classe A raggiunge il 13%, superando la media nazionale dell'11%. Anche le emissioni pro-capite del settore e la quota di consumi elettrici presentano valori migliori della media".
Il settore dei trasporti "rappresenta una delle principali aree di criticità per le Marche. Sebbene il tasso di motorizzazione e la quota di immatricolazioni di auto elettriche risultino sostanzialmente in linea con la media nazionale, le performance sono meno positive per quanto riguarda le emissioni pro-capite prodotte dai trasporti e, soprattutto, il numero di passeggeri trasportati dal trasporto pubblico locale, significativamente inferiore alla media italiana".
L'industria "rappresenta un settore di eccellenza per le Marche, che si posizionano come seconda regione in Italia per elettrificazione del comparto, con il 64% dei consumi industriali soddisfatti da energia elettrica, contro una media nazionale del 45%. Positivi i risultati anche in termini di efficienza energetica, con consumi di energia in rapporto al valore aggiunto tra i più bassi d'Italia, e di contenimento delle emissioni". In particolare il settore agricolo marchigiano "presenta un profilo complessivamente sostenibile, con performance generalmente positive su tutti gli indicatori.
Particolarmente significativi i risultati relativi alle emissioni pro-capite agricole e alla quota di agricoltura biologica, che raggiunge il 28% della superficie agricola utilizzata, ben superiore alla media nazionale del 20%. Anche il numero di capi bovini allevati in rapporto alla popolazione e l'utilizzo di fertilizzanti risultano inferiori alla media italiana".
Riguardo alle vulnerabilità, evidenzia il monitoraggio CIRO, "le Marche mostrano una buona resilienza agli impatti dei cambiamenti climatici, con performance positive sia in termini di perdite della rete idrica che di popolazione esposta al rischio alluvionale, quest'ultima particolarmente contenuta (5% contro una media nazionale del 12%). Il consumo di suolo si attesta su valori in linea con la media italiana, mentre il numero di eventi meteorologici estremi registrati nel 2023 risulta inferiore alla media nazionale".
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