Storie di lavoro, passione e forte
radicamento con il proprio territorio. Imprenditori e famiglie
dell'Appennino centrale che hanno saputo rialzarsi dopo il sisma
del 2016-2017 rilanciando le loro aziende, che esprimono
l'eccellenza del Made in Italy in diversi settori. Sono otto le
realtà in rappresentanza di tutto il tessuto imprenditoriale del
cratere sisma, la vasta area compresa tra Abruzzo, Lazio, Marche
e Umbria, presentate ieri al Ministero delle Imprese e del Made
in Italy (Mimit) nel corso dell'evento "Made in Italy. Made in
Appennino centrale". Presenti, oltre a molte aziende del
territorio, il ministro Adolfo Urso e il Commissario
Straordinario al sisma 2016, Guido Castelli.
I titolari delle aziende ospitate hanno descritto le
caratteristiche della loro realtà, la loro storia e come hanno
saputo affrontare le conseguenze di eventi catastrofali che, in
quei territori, hanno causato gravi difficoltà a tutto il
tessuto
imprenditoriale. Una ripartenza difficile, in molti casi resa
possibile anche grazie alle risorse finanziate da NextAppennino
(Programma del Piano complementare al Pnrr dedicato ai sismi del
2009 e del 2016) che, attraverso la Macromisura B, ha messo in
campo incentivi per 565 milioni di euro, di cui hanno usufruito
quasi 1.400 imprese, destinati a sostenere gli investimenti, a
stimolare l'innovazione, a rafforzare le attività produttive e
la capacità competitiva nell'Appennino centrale. La
responsabilità degli interventi di NextAppennino è affidata a
una Cabina di Coordinamento, presieduta dal Commissario
Straordinario Castelli.
Le otto imprese presentate al Mimit sono state la L.A.S -
Laser Art Style di Corridonia (Macerata), artigianato e
tecnologia per creare design d'eccellenza, la Cucine Lube di
Treia (Macerata), la Tigamaro di Tolentino (Macerata), che
produce pelletteria per l'alta moda, la Marmo Idea 4.0 di Ascoli
Piceno; la Centauroos di Ascoli Piceno che trasforma le macerie
del sisma in oggetti architettonici stampati in 3D, la AgriEuro
di Spoleto (Perugia), attrezzature per giardinaggio e
agricoltura, la SANO di Accumoli (Rieti), che produce salumi, e
il Maglificio Gran Sasso di Sant'Egidio alla Vibrata (Teramo).
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