I sindaci del Basso Molise
denunciano insoddisfazione per l'assenza di volontà, da parte
della politica nazionale, regionale, della struttura
commissariale e della dirigenza Asrem, di trovare soluzioni alle
criticità sanitarie in atto ormai da troppo tempo, senza che
siano state avanzate proposte serie per garantire un'assistenza
sanitaria, terapeutica e diagnostica degna di tale nome.
Annunciata una riunione plenaria alla quale saranno invitati
tutti i consiglieri regionali, i parlamentari molisani, la
dirigenza Asrem ed i comitati civici per cercare la strada da
percorrere per la risoluzione della crisi sanitaria in atto.
"Ne va della dignità della nostra regione, della sua gente,
della sua storia. Il Basso Molise ha una popolazione di oltre
100.000 abitanti che triplica nella stagione estiva, senza
contare che il nucleo industriale di Termoli vanta oltre 100
aziende produttive - si legge nel documento congiunto dei
sindaci - tre delle quali multinazionali del settore chimico,
cosiddette ad 'elevato rischio potenziale'. Questi due dati sono
più che sufficienti per comprendere come il territorio
basso-molisano abbia necessità di avere un ospedale, il San
Timoteo di Termoli, operativo h24 su 365 giorni l'anno, che sia
un presidio ospedaliero in grado di garantire tutte le
prestazioni specialistiche ordinarie, che peraltro ha negli anni
addietro sempre assicurato, con ottimi risultati".
Gli amministratori si dicono "stanchi di assistere a rimpalli
di responsabilità o peggio alla omissione nelle scelte",
chiedono "un piano assunzionale per garantire anche i livelli
minimi di assistenza sanitaria, servono reparti gestiti da
Primari che assicurino un'accurata gestione dei reparti. Saremo
pronti, come sempre, a dare il nostro di contributo di idee e
proposte sostanziali, poiché siamo i primi e più attenti
conoscitori dei nostri territori, delle sue necessità, delle sue
debolezze, ma anche delle sue infinite risorse, umane e
professionali".
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