Lo smaltimento dei rifiuti della
demolizione dell'ex centrale elettrica di cogenerazione di
Termoli costituiti in cemento armato in parte deferrizzato per 3
mila 765 tonnellate pari a 54.485 mila euro, tra le 101 pagine
dell'inchiesta della Dda Antimafia di Campobasso che ha portato,
complessivamente, all'emissione di 47 avvisi di conclusione
indagine.
Due le imprese con sede nel Nucleo industriale di Termoli
coinvolte negli accertamenti, collegate ad altre realtà
imprenditoriali del settore molisane e pugliesi, anche con
alcuni dipendenti e trasportatori che si occupavano, tra varie
mansioni, della falsificazione di formulari di identificazione
dei rifiuti. Questi ultimi poi, secondo le ipotesi accusatorie
degli inquirenti, venivano trasportati abusivamente in ingenti
quantità presso impianti gestiti da altre ditte del Basso Molise
e non solo. Un "business" illecito che ha portato a profitti
ingenti.
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