In Romania Calin Georgescu, il
candidato di estrema destra alle elezioni presidenziali
annullate dalla Corte costituzionale, si è recato stmane
simbolicamente e per protesta, accompagnato da un gruppo di suoi
sostenitori, a un seggio elettorale di Bucarest, dove si sarebbe
dovuto votare per il ballottaggio. "Sono venuto qui per
manifestare tutta la mia tristezza per l'annullamento di ciò che
sta alla base dei valori del popolo romeno, vale a dire il
diritto alla democrazia e il diritto al libero voto. Oggi è la
Giornata della costituzione, ma in Romania non vi è ormai più
nulla di costituzionale", ha detto Georgescu, citato dai media
regionali. A suo dire, le autorità hanno annullato il voto per
paura di una sua vittoria. Ieri il candidato di estrema destra e
filorusso, che si era candidato alle presidenziali come
indipendente, aveva lanciato un appello agli elettori a recarsi
oggi comunque ai seggi per protestare contro la decisione
dell'Alta Corte. 'Georgescu presidente', 'Ladri', 'Aprite i
seggi' - alcuni degli slogan scanditi dai sostenutori di
Georgescu, che ha annunciato ricorso contro l'annullamento delle
presidenziali dinanzi alla giustizia romena e alla Corte europea
dei diritti umani. Altri suoi sostenitori si sono recati a seggi
elettorali simbolicamente per protesta. La Corte costituzionale
ha annullato a sorpresa i risultati del primo turno delle
presidenziali venerdì, a soli due giorni dal ballottaggio
previsto per oggi fra Georgescu e la candidata moderata di
centrodestra, Elena Lasconi, dopo la desecretazione di documenti
riservati dei servizi di intelligenze dai quali risulterebbe una
ingerenza della Russia a sostegno della campagna di Georgescu,
condotta quasi interamente su TikTok, piattaforma che avrebbe
favorito il candidato di estrema destra.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA