E' tutto pronto per l'edizione numero
108 del Giro d'Italia che venerdì prenderà il via da Durazzo con
la prima delle tre tappe che vedranno la corsa rosa attraversare
l'Albania. A Tirana, nella piazza Scanderbeg la presentazione
delle squadre che si daranno battaglia per tre settimane nel
primo dei grandi giri che si concluderà l'1 giugno a Roma con la
partenza non a caso dalla Citta del Vaticano, per un omaggio a
Francesco e magari al nuovo Papa.
"Il Giro d'Italia è un evento fantastico per 200 emittenti
televisive di tutto il mondo, che presenterà l'Albania,
'l'Europa dei Balcani'. Così, in un video postato sul suo
profilo Facebook, il premier albanese Edi Rama, poco prima della
presentazione. "Sono felicissimo che per tre giorni di seguito,
l'Albania dimostrerà tutto il suo splendore agli occhi del mondo
intero. Mentre i cittadini albanesi di tutte le età, in
particolare i bambini, si goderanno il leggendario giro
d'Italia, qua, sulla nostra terra", ha concluso Rama. A vestire
i panni del favorito, in assenza di Tadej Pogacar, Primoz
Roglic, numero uno della corsa rosa che si annuncia
particolarmente indecisa su un percorso che si complica
soprattutto nella terza settimana. "Vogliamo mostrare il nostro
meglio, a partire da dopodomani - le parole dello sloveno
durante la presentazione delle squadre a Tirana - E' per questo
che ci troviamo qui". Entusiasmo per la presentazione delle
squadre nella piazza principale di Tirana, presenti anche
numerosi turisti, tra cui anche gruppi di italiani. Sul palco è
salita il ministro albanese dello Sport, Ogerta Manastirliu, che
ha salutato in italiano: "Il Giro d'Italia rappresenta un
momento storico per lo sport albanese - le sue parole - ma anche
per la promozione della nostra cultura e del turismo. Abbiamo
organizzato una serie di eventi che accompagneranno questo Giro
che sara' una grande festa per tutti". Vincitore nel 2023 Roglic
è uno specialista delle gara a tappe come dimostrano le quattro
Vuelta in bacheca. Con i suoi 35 anni lo sloveno ha
l'opportunità di diventare il più 'anziano' vincitore del Giro
della storia, un onore che dal 1955 spetta a Fiorenzo Magni,
vincitore a 34 anni e 180 giorni. Il principale concorrente di
Roglic per la vittoria finale dovrebbe essere Juan Ayuso: lo
spagnolo, a soli 22 anni, ha già 13 vittorie all'attivo, di cui
cinque quest'anno con la classifica generale del
Tirreno-Adriatico. "La gara comincia venerdi. Il percorso qua in
Albania e' difficile. Ma siamo pronti e vogliamo partire forte",
le parole da Tirana dello spagnolo. Attenzione anche
all'olimpionico di Tokyo Richard Carapaz che un Giro l'ha già
vinto nel 2019. Assente Filippo Ganna, l'Italia punta su Antonio
Tiberi, per il quale il Giro di quest'anno costituisce un vero e
proprio esame di maturità, e Giulio Ciccone. "Lottare fino alla
fine per il podio, è questo il mio obiettivo, ce la metteremo
tutta", le parole di Tiberi. Ottimismo anche nelle parole di
Ciccone: "Obiettivo? la mia condizione e' buona. Sono contento
di essere con questa squadra fortissima. Il cammino sara' lungo
e proveremo ogni giorno a dare battaglia e offrire spettacolo".
I primi tre giorni in Albania, con la cronometro nelle strade di
Tirana già dalla seconda tappa, daranno le prime indicazioni
prima della lunga salita verso l'Italia settentrionale passando
per Matera, Napoli, Siena e Pisa. Ma tutto potrebbe giocarsi
alla fine, durante le due terribili tappe di montagna di
Champoluc e Sestrière, prima della conclusione a Roma.
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