Go!2025, ormai prossima
all'inaugurazione ufficiale dell'8 febbraio con i Capi di Stato
di Italia e Slovenia, omaggia Giuseppe Ungaretti nel suo doppio
"ruolo" di soldato e poeta sul Carso durante la Prima guerra
mondiale.
L'esposizione - visitabile fino al 4 maggio - si sviluppa tra
il Museo di Santa Chiara a Gorizia e la Galleria Comunale d'Arte
Contemporanea a Monfalcone. La parte goriziana è il racconto
completo della storia di Ungaretti sul Carso, delle battaglie a
cui partecipò, dei momenti di riposo in retrovia, dei congedi, e
poi il racconto dei luoghi sul Carso, fino al loro così
caratteristico aspetto morfologico.
Alle poesie di Ungaretti fanno contemporaneamente da
contraltare materico e iconografico le opere esposte nello
scenografico ed elegante Palazzo Attems Petzenstein dove
"trasloca" la sua mitica factory da New York per l'esposizione
Andy Warhol Beyond Borders, che in queste prime settimane di
apertura ha fatto registrare numeri talmente lusinghieri da
richiedere l'ampliamento degli orari di visita al pubblico.
A vigilare sulle due città designate capitali europee della
cultura c'è il castello, eretto nell'XI secolo e ricostruito
negli anni 30' del 900 a forma circolare, protetto dai bastioni,
dal Medioevo a oggi è il testimone architettonico più fedele dal
quale partire, anche per godere il panorama che offre su tutta
la città e sulla chiesa di Sant'Ignazio affacciata sulla
centrale e nevralgica piazza della Vittoria.
Da lì si può raggiungere a piedi piazza della Transalpina,
altro luogo impregnato di un forte significato: nel 1947 il
confine fu tracciato spaccandola a metà e costruendoci in mezzo
il muro dell'unica cortina di ferro italiana. Come a Berlino, ma
in questo caso più duraturo: fino al 2004! Fino al 1954 invece
ci correva il filo spinato, con la porta di accesso alla
stazione ferroviaria era sbarrata.
Proprio lì, tra due settimane, si terrà la cerimonia di
apertura della prima capitale europea della cultura borderless.
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