Le forze dell'ordine polacche
costringono illegalmente, e a volte violentemente, le persone
che cercano di entrare nel Paese a tornare in Bielorussia senza
considerare le loro esigenze di protezione. Coloro che vengono
respinti rischiano di subire gravi abusi da parte di funzionari
bielorussi o di rimanere intrappolati in condizioni difficili
all'aria aperta che possono portare alla morte o a gravi
lesioni. E' quanto denuncia Human Rights Watch.
"I respingimenti disumani e illegali di persone in cerca di
sicurezza da parte della Polonia sono in contrasto con i suoi
doveri di legge nazionale e dell'Ue e con l'umanità di base", ha
dichiarato Lydia Gall, ricercatrice senior per l'Europa e l'Asia
centrale di Human Rights Watch. "In qualità di prossimo
detentore della presidenza dell'Ue, la Polonia dovrebbe dare
l'esempio salvaguardando il diritto di chiedere asilo alle sue
frontiere e assicurando che le persone siano trattate umanamente
e i loro diritti tutelati".
Nel novembre 2024, Human Rights Watch ha condotto interviste
approfondite con 22 richiedenti asilo attualmente in Polonia.
Diciassette di loro - uomini, donne e una ragazza di 17 anni -
hanno subito almeno un respingimento da parte dei funzionari di
frontiera polacchi nel 2024, prima di riuscire a entrare in
Polonia e poter fare domanda di asilo. Human Rights Watch ha
intervistato anche fornitori di servizi umanitari, medici e
legali per i richiedenti asilo bloccati nella foresta di
Białowieża, al confine tra Polonia e Bielorussia.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA