Il progresso dello sviluppo
umano sta subendo un rallentamento inatteso e senza precedenti
in tutto il mondo, ma l'intelligenza artificiale (IA) potrebbe
creare le condizioni per rilanciarlo. È quanto emerge dal
rapporto sullo sviluppo umano 2025 a cura del Programma delle
Nazioni Unite per lo Sviluppo (Undp). Il rapporto, dedicato alle
possibilità nell'era dell'IA, analizza i progressi dello
sviluppo attraverso una serie di indicatori noti come Indice di
sviluppo umano (Isu), che comprende i risultati in materia di
salute e istruzione, oltre ai livelli di reddito.
Le proiezioni per il 2024, spiega l'Undp in una nota, rivelano
uno stallo nei progressi dell'Isu in tutte le regioni del mondo.
Escludendo gli anni di crisi innescata dalla pandemia, il
modesto aumento dello sviluppo umano globale previsto nel
rapporto di quest'anno rappresenta il più piccolo incremento dal
1990. "Se i lenti progressi del 2024 diventeranno la 'nuova
normalità', il traguardo del 2030 potrebbe slittare di decenni,
rendendo il nostro mondo meno sicuro, più diviso e più
vulnerabile agli shock economici ed ecologici" è l'avvertimento
lanciato da Achim Steiner, coordinatore dell'Undp.
Oltre all'allarmante tasso di decelerazione dello sviluppo
globale, il rapporto rileva per il quarto anno consecutivo un
aumento delle disuguaglianze tra Paesi ricchi e poveri, un
quadro che rischia di aggravarsi a causa delle crescenti
tensioni commerciali, della crisi del debito e dell'aumento
dell'industrializzazione senza lavoro. "In questo contesto di
turbolenza globale, dobbiamo esplorare con urgenza nuovi modi
per promuovere lo sviluppo", ha spiegato Steiner, evidenziando
le potenzialità dell'IA: "sebbene l'intelligenza artificiale non
sia una panacea, le scelte che facciamo hanno il potenziale per
rilanciare lo sviluppo umano e aprire nuovi percorsi e
possibilità".
"L'IA può essere un dono per l'umanità. Questo importante
rapporto dimostra che il futuro è nelle nostre mani. Le scelte
che facciamo ora determineranno il nostro domani" ha detto la
presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen
aprendo i lavori dell'evento di presentazione del rapporto a
Bruxelles. "Con le scelte giuste, possiamo aprire nuove strade
per aiutare tutti a prosperare in un mondo con l'IA" ha
aggiunto, sottolineando in particolare le iniziative europee per
ridurre il divario digitale con il Sud Globale, tra cui l'hub di
IA per lo sviluppo sostenibile, "un'iniziativa fondamentale
guidata da Italia, G7 e Undp con una forte attenzione
all'Africa".
Il rapporto contiene i risultati di un sondaggio che ha
dimostrato un atteggiamento realistico ma fiducioso nei
confronti del cambiamento che l'IA può innescare. La metà degli
intervistati in tutto il mondo pensa che il proprio lavoro
potrebbe essere automatizzato e una percentuale ancora maggiore,
sei su dieci, prevede che l'IA avrà un impatto positivo sul
proprio impiego, creando opportunità di lavoro che oggi
potrebbero non esistere.
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