L'eterno e conflittuale rapporto tra
la cultura occidentale e quella orientale racchiuso nelle opere
dell'artista torinese Alighiero Boetti, esposte dal 16 marzo al
15 luglio 2018 a palazzo Mazzetti ad Asti.
L'esposizione personale, che si intitola 'Perfiloepersegno',
curata da Laura Cherubini e Maria Federica Chiola, si inserisce
in un percorso intrapreso nel 2015 dalla Fondazione Palazzo
Mazzetti con il progetto 'Asti Contemporanea, collezioni
private', "per approfondire la cultura del contemporaneo
attraverso il dialogo con i collezionisti privati, le fondazioni
e i musei", ha spiegato il presidente Michele Maggiora.
Il percorso espositivo si compone di 65 opere che comprendono
mappe, ricami, cartoncini a biro e arazzi che l'Arazzeria
Scassa, fondata nel 1957 da Ugo Scassa, realizzò per l'artista.
"Un vero e proprio diario - spiegano i promotori - in cui
vengono rappresentate storie, concetti di vita, pensieri e la
memoria stessa di un artista girovago, un esploratore di mondi e
di culture".
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