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Abbigliamento contraffatto, sequestrati 50mila capi

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Abbigliamento contraffatto, sequestrati 50mila capi

Denunciato imprenditore italiano che li produceva in Tunisia

TORINO, 15 aprile 2020, 10:15

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La base logistica del falso era a Monastir, in Tunisia. Da lì un imprenditore italiano pregiudicato di 60 anni, M.G., distribuiva migliaia di capi di abbigliamento. Scarpe, borse, maglie e jeans delle più note marche, ma tutti falsi. L'uomo è stato denunciato dalla guardia di finanza di Torino, che ha sequestrato oltre 50.000 accessori e capi contraffatti. Rischia fino a quattro anni di carcere.
    Le indagini, coordinate dai magistrati Vincenzo Pacileo e Alessandro Aghemo della Procura di Torino, sono scattate in seguito ad alcune importazioni anomale provenienti dalla Tunisia. La merce prodotta a Monastir veniva importata illegalmente e nascosta in alcuni depositi di Pesaro, dove un incaricato compiacente la vendeva attraverso alcuni broker per ora sconosciuti. Un giro d'affari di oltre 2 milione di euro.
    Fondamentale nell'operazione anche la collaborazione del distributore italiano del marchio Andrew Charles, prevalentemente destinato al commercio online e di recente produzione.

   "La merce sequestrata non è contraffatta", precisa all'ANSA l'avvocato Fausto Testi, difensore di Giovanni Merchiori, amministratore della City Denim, una azienda che opera a Monastir, Tunisia. Il legale, in una nota all'ANSA, sostiene che il distributore italiano del marchio Andrew Charles "ha regolarmente commissionato la produzione alla società, di cui si avvale da anni per la produzione di capi d'abbigliamento per il suddetto marchio essendo titolare della relativa licenza". La merce, dunque, "non è stata importata illegalmente e nascosta in alcuni depositi di Pesaro", precisa ancora il legale, dal momento che "il licenziatario era perfettamente a conoscenza della circostanza". Anzi, "parte della merce sequestrata è stata commissionata direttamente dal licenziatario", la In Moda S.r.l., contro cui la City Denim è in procinto di agire in giudizio "per non avere saldato merce consegnata in precedenza". Merchiori, conclude il legale, "non risulta pregiudicato": sottoposto ad un unico procedimento penale, nei suoi confronti sono stati effettuati due sequestri sulla base di circostanza "che verranno chiarite nel corso del procedimento stesso".

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