Si chiama C.Ar.Pe il
coordinamento che riunisce 26 soggetti culturali di Torino, tra
teatri e associazioni con lo scopo "di rispondere alla
drammatica crisi del settore, alimentare un fondo di solidarietà
per far sopravvivere chi non ce la fa e ridisegnare, insieme
alle amministrazioni, partner, fondazioni bancarie, il panorama
culturale futuro che non potrà mai più essere come prima".
La rete torinese, frutto di un anno di incontri e contatti, è
stata presentata oggi in streaming dal Cineteatro Baretti, uno
dei 26 attori. "Invece di chiudere bottega o lascarci andare
alla disperazione abbiamo deciso di reagire, di mettere insieme
le forze e metterci la faccia per ripensare il nostro mondo", ha
detto Davide Barbato, di Play with Food Festival, a nome di
tutti.
L'idea di C.Ar.Pe è nata circa un anno fa in occasione del
bando del Comune, Arti Formative Torino. "Alcuni l'hanno vinto
ottenendo contributi, altri no - ha aggiunto Roberta Calia - ma
tutti abbiamo lo stesso diritto di sopravvivere ed andare
avanti. Ecco perché ci siamo autotassati per un fondo di
solidarietà che al momento ammonta a 7.000 euro. Vogliamo essere
un interlocutore attento e propositivo per le istituzioni".
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