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Al Castello di Miradolo i giardini dell'architetto Pejrone

Al Castello di Miradolo i giardini dell'architetto Pejrone

La mostra dura un anno ed è un viaggio 'filosofico'

TORINO, 19 maggio 2021, 14:25

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Apre la mostra della Fondazione Cosso dedicata ai progetti dell'architetto Paolo Pejrone, laureato in Architettura con Carlo Mollino, collaboratore di Russel Page e Roberto Burle Marx. L'idea nasce da un anno di incontri, interviste e riflessioni con Pejrone che il 7 giugno compirà 80 anni e che, in 50 anni di carriera, ha progettato più di 800 giardini. La mostra, a cura di Paola Eynard e Roberto Galimberti, si sviluppa attorno al concetto di abbecedario: un cammino ideale per imparare a leggere non soltanto il giardino ma i grandi temi che rappresentano la sfida che stiamo vivendo nel rapporto tra uomo e ambiente. La A di anarchia e di alberi, la T di tempo, la P di pazienza, la S di sogno, la C di calma - in giardino serve averla, la O di orto - la passione di una vita, sono soltanto alcuni esempi.
    Elementi cruciali del progetto sono la stagionalità dell'esposizione e il percorso della mostra, che non soltanto si sviluppa nelle quindici sale storiche del Castello di Miradolo, a San Secondo di Pinerolo ma si diffonde anche nei sei ettari del parco all'inglese che circonda l'antica dimora, in cui è possibile incontrare alcune specie botaniche provenienti da tutto il mondo e cinque alberi monumentali.
    La mostra dura un anno e conduce il visitatore in un viaggio "oltre il giardino", attraverso la filosofia, il "mondo" personale e segreto, di Paolo Pejrone: le parole costruiscono un dialogo immaginario con importanti opere d'arte, da Richard Long a Andy Warhol e Joseph Beuys, da Fortunato Depero a Filippo De Pisis, da Jessie Boswell a Giulio Paolini, da Piero Gilardi a Paolo Paschetto, autore dell'emblema della Repubblica italiana, e con oggetti, fotografie, acquerelli, progetti, memorabilia, video installazioni che cambieranno nel tempo.
   

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