I medici contrari al vaccino disertano il confronto organizzato all'Ordine di Torino e dal Dirmei.
Un faccia a faccia che non c'è stato, con una sala praticamente vuota.
Sul palco c'erano il commissario dell'Unità di crisi Antonio
Rinaudo, il direttore della Scuola di specializzazione in
Malattie infettive dell'Università, Giovanni Di Perri, il
presidente dell'Ordine dei Medici e Odontoiatri di Torino, Guido
Giustetto. Tra gli invitati anche i 600 operatori sanitari che
hanno fatto ricorso al Tar contro l'obbligo vaccinale. Nessuno
di loro si è presentato. C'era l'avvocato penalista Gianfranco
Ferreri, che afferma di assistere un numero sempre più crescente
di professionisti che non si sono vaccinati. "Mi pare evidente
che ci saranno dei ricorsi", dice. In remoto 15 operatori
collegati, ma solo due hanno preso la parola per pochi minuti.
Unico medico presente non vaccinato, "perché soffro di asma",
si è confrontato. È un medico di famiglia: "Non ho mai detto ai
miei pazienti di non vaccinarsi ed io stesso ho fatto quelli
tradizionali. Quello che manca è un protocollo e servono dei
chiarimenti". "Gli assenti hanno sempre torto - commenta Rinaudo
- Spiace che per vari motivi, chi non si è vaccinato abbia
sprecato questa occasione di confronto - continua Rinaudo - Che
il vaccino sia efficace lo dimostrano i numeri. Chi esercita la
professione non può esimersi dal vaccinarsi".
"Mi aspettavo una sala piena, visto il numero di quelli non
ancora vaccinati", sottolinea Guido Giustetto, che aggiunge
"Crediamo sia giusto prima che si proceda con le sanzioni,
cercare un dialogo con questi colleghi, provando a discutere
insieme le ragioni per cui vaccinarsi e i motivi del loro
rifiuto. I casi sono in aumento, ma soprattutto tra i non
vaccinati", conclude Giovanni Di Perri.
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