"Se non ci sono giustizia sociale e
pensiero ecologico, non possono esserci vera pace e felicità".
E' il commento della regista e drammaturga Pietra Selva, autrice
del reading letterario "Futuro. Visioni in comune per la
pubblica felicità", in scena per le scuole domani alle 15 al
Cpia1 di Torino e venerdì al Cpia1 di Asti.
Il lavoro fa parte di un progetto realizzato dalla
Fondazione Giuseppe Ferrero con il Teatro filosofico e
dell'economia civile, con il contributo del ministero del Lavoro
e la collaborazione della Regione Piemonte. L'artista, attenta
all'impegno civile nel lavoro teatrale, in cinquanta minuti
attraversa secoli di storia del pensiero filosofico e di
letteratura teatrale, concentrandosi sul tema della pubblica
felicità. "La felicità non è solo un fatto privato. Se non
vogliamo che gli accadimenti del mondo ci possano coinvolgere,
affonderemo danzando come sul Titanic", prosegue Selva. Gli
incontri sono aperti a studenti e professori dei due centri per
l'istruzione, Cpia1, frequentati prevalentemente da stranieri,
dei licei Cavour e Mazzarello e dell'Iti Majorana.
"Credo che attraverso il teatro - spiega Selva - si possa
riscoprire il senso della comunità, che deve essere inclusiva e
solidale per essere felice. In passato i rapporti all'interno
del villaggio erano rinsaldati anche dai riti, ad esempio quello
del capro espiatorio, con il quale paure e divisioni interne
erano superate attribuendo a un totem la causa di tutti i mali".
Guai però se al simulacro si sostituiscono le persone, singole o
in gruppo: in questo caso il capro espiatorio, simbolo delle
paure collettive, diventa strumento di dominio. "Gli esempi
nella storia non mancano: dalle streghe del Medioevo allo
sterminio del popolo ebreo, e anche oggi purtroppo ci sono casi
evidenti che indagheremo durante il reading" conclude la
regista.
Le letture saranno a cura dell'attrice Gloria Liberati.
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