L'hanno battezzata 'fotografa dei
Vip'. Nella sua galleria alla Gran Madre, a Torino, sono passati
Ennio Morricone, Giorgetto Giugiaro, Scamarcio, Massimo Boldi,
Arturo Brachetti, Gaia De Laurentis, Giorgio Li Calzi, Valerio
Binasco. Ma anche tante persone comuni, coppie, famiglie. Di
ognuno ha immortalato, rigorosamente in bianco e nero, il volto,
lo sguardo, cercando di svelare quello che si nasconde dentro.
Il mestiere di fotografa Daniela Foresto lo fa da dieci anni
e la sua storia l'ha raccontata in un libro che s'intitola
proprio così, 'Dieci'. Lei, però, è fotografa dalla nascita, il
suo teleobiettivo non lo ha mai lasciato a casa. "Fare ritratti
è sempre stata la mia grande passione, mi ritengo una
ritrattista dentro. Faccio solo ritratti" spiega. "L'essere
umano per me è fondamentale. Il ritratto è una connessione
importante con la persona che hai davanti. Cerco di creare un
legame, per potere restituire a ognuno un ricordo. Con
l'aggiunta naturalmente della mia cifra stilistica". Una dote
innata, insomma, ma un maestro c'è stato, anche se Daniela
preferisce non dire il nome. "Un artista importante che, come
tutti i maestri, mi ha ispirato, mi ha dato spunti di
riflessione. Tutto il resto è venuto da sé", racconta. E c'è un
altro particolare autobiografico che le piace ricordare. "E'
stato il mio ex marito a regalarmi la prima reflex, insieme a un
libro di Marlene Dietrich. Mi disse che quando mi vedeva con la
macchina fotografica al collo si commuoveva. Sul libro c'era la
dedica 'a una donna speciale come lei'".
Programmi per il futuro? "Andare in giro per l'Italia a
fare piccoli ritratti espresso. L'ho fatto quest'estate con il
mio tour Miniportrait" spiega Daniela che ha un sogno nel
cassetto. "Vorrei avere una casa studio sul mare, non in
un'isola sperduta, ma in un luogo dove sia possibile anche
ricevere persone e lavorare".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA