Interplay 2023, festival di danza
sempre coraggioso e aperto all'inconsueto, con una particolare
vocazione di talent scout tra giovani creativi, si svolge
quest'anno dal 23 maggio al 10 giugno in 4 teatri e 4 spazi
multidisciplinari di Torino. Propone 23 compagnie da 9 paesi per
un totale di 25 spettacoli in long e short format di cui 7
prime, ma soprattutto si offre come un festival che si interroga
sulla propria natura, sul proprio mandato, sulla sua utilità o
meno. La domanda è, come ha spiegato oggi la direttrice Natalia
Casorati "Può un festival essere uno strumento di indagine
sociale e rappresentare la complessità del presente?". Per
trovare una risposta il festival quest'anno si articola intorno
a 9 macro temi che ben raccontano la vita di tutti in questo
momento storico. Tra questi 'corpi migranti, 'trasformazione',
'dietro gli stereotipi', 'diversità', 'umanità in scena',
'natura-palcoscenico', 'relazione tra spazio e corpi'.
Inaugurano il calendario il 23 maggio il tedesco Moritz
Ostruschnjak con 'It won't be like this forever' , un assolo sul
desiderio di cambiare, e Carlo Massari con 'Blatta', sul
rapporto uomo-natura. Tra gli artisti più attesi Enzo Cosimi.
"La maggior parte dei giovani coreografi - spiega Casorati -
presentano una creatività molto più libera dei loro maestri, e
spaziano dalla break dance alla danza classica, dalla musica
jazz ai sound più inediti. E questo è bellissimo e innovativo, e
credo anche più in sintonia con la complessità e la
trasformazione che sta attraversando la società".
Interplay, intanto, continua a vincere premi e
riconoscimenti, ultimo dei quali l'Effe Label 2022-23.
Quest'anno ha anche vinto il bando europeo Effea dedicato alle
cooperazioni tra festival.
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