Terzo arrivo nella storia del Giro
d'Italia a Tortona, oggi in corso Cavour - dove il tedesco
Ackermann ha vinto in volata - dopo i precedenti dell'8 giugno
1989, quando la tappa era partita da Meda e del 19 maggio 2017,
con la frazione avviata da Reggio Emilia. L'11a tappa, partita
da Camaiore, è stata la più lunga, 214 chilometri. Scollinati
sul Passo della Castagnola (Fraconalto), i corridori hanno
attraversato, in provincia, Voltaggio, Gavi, Serravalle, Cassano
e Villalvernia. Un percorso che lo stesso Faustino Coppi, figlio
del Campionissimo, ha definito bellissimo, passando nelle zone
dove suo padre si allenava.
"Il Giro d'Italia non è solo una grande manifestazione di
sport e una straordinaria vetrina nazionale e internazionale per
Tortona e il nostro territorio, ma anche una bella giornata di
festa per tutta la città. Una splendida celebrazione della
sport", il commento del sindaco Federico Chiodi. Ad assistere
all'arrivo di tappa anche la delegazione da Zdunska Wola, città
gemellata della Polonia, che resterà in città per i prossimi
giorni.
Tortonese era Giovanni Cuniolo, detto 'Manina' (1884-1955),
il primo ad aggiudicarsi il titolo italiano dal 1906 al 1908;
l'anno dopo partecipò - con un maglia tricolore fatta
confezionare appositamente in Francia - alla prima edizione
della Corsa Rosa, dove vinse la seconda tappa. Tortonese anche
Luigi Malabrocca (1920-2006), leggendaria Maglia Nera del Giro,
celebre per gli espedienti che adottava in corsa pur di
conservare l'ultimo posto della classifica. Su tutti - anche se
non nato a Tortona, ma nella vicina Castellania - Fausto Coppi
(1919-1960), l'Airone, di cui quest'anno ricorre il 70esimo
anniversario della conquista della quinta e ultima Maglia Rosa
(record condiviso con Alfredo Binda ed Eddy Merckx) e del
Mondiale 1953. Altro anniversario importante il centenario della
nascita del fratello Serse.
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