Il Castello di Miradolo, nel
torinese, promuove, dal 14 ottobre al 26 novembre, una personale
dedicata ad una grande artista dimenticata, morta da pochi mesi,
"Irma Blank. Tra segno e silenzio".
La Fondazione Cosso, che per l'occasione inaugura il nuovo
format espositivo a tempo, presenta nella mostra venti opere,
tra cui sette mai esposte prima d'ora, provenienti da importanti
collezioni private e grazie alla collaborazione con la Galleria
P420 di Bologna.
Tre i nuclei tematici che scandiscono il lavoro di Irma Blank
dalla fine degli anni '60 al 2023: le opere, realizzate con
tecniche differenti; tre libri d'artista, tra cui Ur-Buch
Romanzo Blu, un corpo di fogli di carta velina blu "che rimanda
a tutto l'inchiostro versato nei secoli e apre all'immensità
degli spazi, all'infinito", e la documentazione fotografica e
video.
Le opere dialogano con le quattro sale storiche del Castello
interagendo tra stratigrafie, decori, affreschi pastello sui
soffitti. Ogni sala si lega idealmente a un verbo all'infinito:
guardare, fare, ascoltare, andare, suggerendo alcune possibili
relazioni tra le opere di Irma Blank, la Fondazione Cosso, il
Castello di Miradolo e la sua storia.
La mostra, curata da Roberto Galimberti, è accompagnata da
un'inedita installazione sonora a cura del progetto artistico
Avant-dernière pensée, dedicata al Concerto in re maggiore per
pianoforte e orchestra "per la mano sinistra" di Maurice Ravel.
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