Una foto in giacca scura, camicia e
cravatta fantasia, pantaloncini corti e gambe scoperte
languidamente accavallate: Silvio Viale, consigliere comunale a
Torino per Più Europa, interviene così, su Facebook, nella
polemica innescata da Ludovica Cioria, vicepresidente (Pd)
dell'assemblea cittadina in Sala Rossa, sulla presenza di una
modella fasciata come un manichino in una vetrina di un negozio
del centro storico. "Mettiamoci anche un maschio", scrive.
"Basta - commenta - con il moralismo bacchettone di sinistra.
Hostess e steward sono professioni serie, che meritano rispetto.
Con che faccia si può essere per la legalizzazione della
prostituzione femminile, maschile e trans (sex workers) e poi
censurare il semplice affitto della propria figura, femminile o
maschile che sia, in un set televisivo o in una vetrina? Ognuno
è responsabile delle proprie scelte. Altrimenti vietiamo le
sfilate di moda e torniamo alla donna, madre, angelo del
focolare della tradizione bolscevica del Partito Comunista pre
referendum radicali, che si è tentato di introdurre in Comune
con la censura sulla pubblicità, e che fino ad ora ho bloccato".
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