Sono stati circa 51mila i controlli
nel 2023 che i carabinieri del nucleo forestale hanno condotto
in Piemonte, a difesa degli ecosistemi naturali e del paesaggio
e a tutela del territorio, con "attività di prevenzione e
contrasto agli incendi boschivi e alla gestione illecita di
rifiuti".
Il bilancio dell'attività è stato illustrato dal generale
Benito Castiglia, comandante regionale. "Sul territorio
piemontese hanno operato in vari settori 71 nuclei - ha spiegato
Castiglia - Rispetto allo scorso anno c'è stato un aumento di
controlli, oltre 3mila in più". Gli illeciti amministrativi
contestati sono 2.555, per un importo totale che arriva a
sfiorare i tre milioni. I sequestri penali sono stati 225, le
persone denunciate 999.
"Per quanto riguarda gli incendi boschivi è stata svolta sia
attività di prevenzione che di contrasto - sottolinea Castiglia
- con attività di polizia giudiziaria finalizzata
all'individuazione dei responsabili degli incendi". Anche se il
2023 è stato l'anno con meno siccità, se confrontato con il
2022, i roghi non sono certo mancati: 199, che hanno interessato
una superficie totale di 1.050 ettari. "Le persone denunciate,
per incendi sia dolosi che colposi, sono stare 36", evidenziano
i carabinieri. Un dato in calo, visto che nel 2022 erano state
76.
Un altro servizio è stato il Meteomont, effettuato dai
militari dell'Arma con obiettivi la prevenzione e la previsione
del pericolo valanghe. I bollettini giornalieri emessi su questi
eventi sono stati 152.
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