Sgominata a Torino una rete di
sfruttamento della prostituzione: cinque persone sono finite
sotto misure cautelari per reati che vanno dalla rapina al
favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
L'operazione, condotta dalla squadra mobile della questura di
Torino e coordinata dalla Procura, denominata Mariposa, ha avuto
origine nel maggio 2022 da una rapina ai danni di una prostituta
albanese. Le indagini hanno rivelato un sistema criminale che
coinvolgeva giovani donne costrette a prostituirsi in zone
specifiche della città come Barriera Nizza e Madonna di
Campagna.
Le vittime, tutte di nazionalità albanese, secondo quanto
ricostruito, subivano continue vessazioni fisiche e
psicologiche. Obbligate a consegnare l'intero guadagno ai propri
sfruttatori, versavano in condizioni di totale assoggettamento,
mantenuto anche attraverso legami sentimentali manipolatori.
L'inchiesta ha inoltre fatto emergere un collaterale sistema di
prostituzione indoor, con cittadini italiani che fungevano da
intermediari, stipulando contratti di locazione per agevolare
l'attività.
Degli indagati, tre cittadini albanesi sono finiti in
carcere, mentre due italiani sono stati sottoposti al divieto di
dimora a Torino.
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