E' di oltre 2 milioni la prima
stima dei danni provocati dalle esondazioni in corso che stanno
colpendo soprattutto le coltivazioni del Canavese, il Ciriacese,
la Bassa Valle di Susa, la val Sangone e il Pinerolese. Ma il
conto potrebbe triplicare. Al momento - secondo i calcoli della
Coldiretti provinciale - risultano circa un migliaio di ettari
di coltivazioni andate perse. La Dora Baltea ha allagato oltre
500 ettari di campi appena seminati a mais; alcune stalle sono
state evacuate per l'arrivo della piena di Dora Baltea e
Chiusella a Strambino.
In alcuni casi i campi sono sommersi da 3 metri d'acqua e
sedimenti: "la fanghiglia che coprirà i campi per molti giorni
anche quando le acque si saranno ritirate".
I territori più colpiti risultano, al momento, nei comuni di
Strambino, Vestignè, Vische, Fiorano, Pavone e in generale tutta
la piana del nodo idraulico di Ivrea. Esondato anche il Malone
che ha asportato terra e semi appena sotterrati.
Esondazioni anche lungo l'asta dell'Orco e i suoi affluenti
come la Malesina e lungo il basso corso della Dora Riparia dove
risultano sommersi i campi della piana agricola tra Caselette e
Alpignano.
"Dalla prima stima, in difetto, - precisa il presidente di
Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici - possiamo ipotizzare oltre
2 milioni di euro solo di coltivazioni andate perse, ma tenendo
conto dei costi delle risemine, del ripristino dei terreni,
delle nuove lavorazioni dei campi, delle nuove fertilizzazioni e
anche del ripristino della viabilità interpoderale i danni
potrebbero triplicare. Il problema è che i campi erano stato
appena seminati a mais, mentre stavano crescendo grano e orzo.
Inoltre - prosegue Mecca Cici - le piene stanno erodendo i
terreni, stanno facendo franare versanti e portano via le
stradine dei campi. Un altro grave danno è causato
dall'allettamento delle giovani piante che appesantite
dall'acqua e piegate dal vento in buona parte porteranno
marciumi".
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