Nel garage di un'anonima abitazione
bifamiliare a Boves (Cuneo) si nascondeva un laboratorio per la
produzione di droga su larga scala. La polizia vi ha sequestrato
oltre 150 grammi di cocaina, alcune dosi di crack già
confezionate e 40 grammi di hashish e marijuana. Sul mercato
equivarrebbero a un giro d'affari di oltre 40mila euro.
Il proprietario di casa, classe 1984, è un pluripregiudicato
italiano, già denunciato per reati specifici e ora in carcere al
Cerialdo di Cuneo. Oltre agli stupefacenti, gli agenti hanno
rinvenuto nel garage 1.300 euro in contanti, uno strumento di
misurazione artigianale e varie sostanze utilizzate, di solito,
per "cucinare" il crack.
In casa il pregiudicato aveva un fucile ad aria compressa ad
alto potenziale, un lacrimogeno militare con cartuccia Nato, una
parte di pistola lanciarazzi e altre parti di armi, spadini e
pugnali modificati. Per questo è stato denunciato anche per
possesso abusivo d'armi.
La perquisizione a suo carico è una delle 14 eseguite a metà
aprile, nei confronti di altrettanti indagati, tra le province
di Cuneo e Alessandria. Si tratta della prosecuzione di una
vasta inchiesta sullo spaccio a Cuneo che la questura aveva
avviato a marzo dello scorso anno, con l'operazione "Mazinga".
In agosto erano stati arrestati, sulla tangenziale di Fossano
(Cuneo), tre spacciatori di ritorno da un incontro con un
fornitore a Casale Monferrato (Alessandria). Nell'auto avevano
1,2 chilogrammi di cocaina, per un valore di circa 300mila euro.
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