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Ilva: Peacelink diffida il sindaco, protegga la popolazione

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Ilva: Peacelink diffida il sindaco, protegga la popolazione

TARANTO, 09 gennaio 2015, 09:24

Redazione ANSA

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''Il decreto 1/2015 sull'Ilva assegna al commissario che guiderà l'Ilva pubblica l'immunità penale ma non solleva il sindaco di Taranto dai suoi obblighi di protezione sanitaria della popolazione della città. La legge che ha dato l'immunità penale al commissario Ilva non ha dato quindi l'immunità penale anche al sindaco, su cui pertanto ricadono per intero tutti gli obblighi che la legge gli assegna e che dovrà esercitare nell'esclusivo interesse della popolazione''. Lo sottolinea il presidente di Peacelink, Alessandro Marescotti, che annuncia una lettera di messa in mora nei confronti del primo cittadino.
    ''Chiederemo formalmente al sindaco - precisa l'ambientalista - di esercitare tutti i poteri assegnatigli dalla legge per la protezione sanitaria della popolazione di Taranto. E chiederemo formalmente alla Asl di Taranto e all'Arpa Puglia di pronunciarsi sugli effetti sanitari avversi che può avere la dilatazione indefinita della realizzazione dei tempi dell'Aia Ilva''.
    Secondo Marescotti, ''il sindaco di Taranto Ippazio Stefano, che aveva condizionato la sua firma sotto l'Aia 2012 a benefici da verificare 'entro tre mesi', sa benissimo che il 25 ottobre 2014 il Gip Patrizia Todisco ha scritto alla Procura di Taranto una lettera con una relazione dei custodi giudiziari parlando di 'attività criminosa mai interrotta' da parte dell'Ilva''.
    Pertanto, ''ha il dovere di verificare quale impatto ha sulla salute tale attività dell'Ilva che il Gip Todisco ha definito 'criminosa' e 'mai interrotta'. E Arpa e Asl - conclude il presidente di Peacelink - hanno il dovere di certificare, con un'apposita relazione al sindaco, se tale attività dell'Ilva è esente da effetti sanitari avversi e da impatti ambientali non sostenibili''.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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