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>ANSA-BOX/ Ilva:su risorse Taranto nuovo scontro Emiliano-Renzi

Premier,da Riva 1,3mld.Presidente Puglia,è patteggiamento penale

BARI, 30 novembre 2016, 20:27

Redazione ANSA

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(di Vincenzo Chiumarulo) Sono le risorse per il risanamento di Taranto dall'inquinamento industriale dell'Ilva a riaccendere, dopo una "pace" siglata a Roma poco tempo fa, un nuovo scontro tra il segretario del Pd e premier, Matteo Renzi, e il governatore pugliese del suo stesso partito, Michele Emiliano.
    Dopo le polemiche dei giorni scorsi per la "scomparsa" dalla manovra finanziaria della deroga che avrebbe dovuto consentire di spendere 50 milioni di euro per la sanità tarantina, la nuova miccia si è accesa con l'annuncio fatto ieri sera dal premier Renzi sulla conclusione di una "negoziazione tra la famiglia Riva e l'Ilva" che porterà "come compensazione" circa "1,3 miliardi" per "risanare Taranto" e il Siderurgico.
    La notizia è stata accolta con freddo scetticismo dal governatore pugliese che esclude che quei soldi siano utilizzabili "per la sanità o per altri usi" perchè, spiega, si tratta di "un patteggiamento sulla responsabilità penale dell'impresa Riva Fire", e queste "risorse non sono disponibili" ma rappresentano "un inevitabile risarcimento da parte della holding dei Riva per il processo in corso" per disastro ambientale. Fonti vicine al gruppo Riva hanno confermato l'esistenza dell'accordo "che sana i contrasti con le autorità e permette di costruire il futuro", e che avrebbe coinvolto il gruppo Riva, le società di Ilva, il Governo. Ma i toni non si abbassano - alimentati probabilmente dall'approssimarsi del referendum che vede Emiliano schierato per il 'No' - e il governatore rintuzza Renzi sui soldi che il governo ha già dato all'Ilva con i vari decreti succedutisi. In particolare chiede a Renzi di spiegare "invece di gonfiare il petto dicendo che i soldi sono stati dati" che uso sia stato fatto degli "800 milioni che sono andati alla fabbrica e che anche il suo governo in parte ha stanziato". "Perché - dice - sono soldi pubblici che i commissari dovevano impiegare per la riambientalizzazione che, come è noto, non è stata compiuta, al punto che il governo Renzi ha dovuto, col decimo decreto Ilva, dare la proroga per l'adempimento di quegli obblighi". Dal canto suo, Emiliano oggi può vantare l'approvazione da parte della sua giunta del piano di riordino ospedaliero con un investimento di 30 milioni per Taranto, con un incremento del 22% dei posti letto e la creazione di un Polo oncologico. Se al "Senato dovessero correggere l'errore fatto alla Camera", ha detto riferendosi alla deroga scomparsa dalla finanziaria, "potremmo fare molto di più".
    Comunque, al di là delle polemiche, sul piano industriale, arrivano buone notizie con l'inversione di tendenza del trend che vedeva l'Ilva produrre l'acciaio in perdita. La società conta di chiudere il 2016 con un Ebitda in "miglioramento" rispetto al 2015, archiviato con un rosso di 546 milioni e punta ad archiviare il 2016 con una produzione di 5,9 milioni di tonnellate d'acciaio. In netta crescita rispetto ai 4,7 milioni di tonnellate del 2015.
   

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