Il patrimonio monumentale e la cultura popolare di Italia ed Egitto si sono mescolate al Cairo in una serata di spettacolo che ha unito bellezze artistiche, antiche tradizioni e moderna tecnologia, in un caleidoscopio di templi, tarantella e 3D allo scopo di lanciare sulle sponde di Nilo il progetto di "Museo Virtuale" creato dall'artista Sergio Iovino che consente di visitare alcuni dei tanti siti del patrimonio italiano anche a chi non si trova nella penisola.
Organizzata dall'Ambasciata d'Italia al Cairo e dal Museo
nazionale della civiltà egiziana (Nmec) presso la stessa
struttura museale, martedì sera la "serata speciale" ha offerto
ai visitatori sei postazioni di realtà virtuale utilizzabili con
appositi visori che hanno immerso i visitatori tra edifici
storici, monumenti e musei di Venezia, Firenze, Roma, Castel Del
Monte e Benevento.
Quest'ultima è la "città del legame simbolico
tra l'Italia e l'Egitto grazie alla presenza del tempio dedicato
al culto della dea Iside", come ha ricordato l'ambasciatore
d'Italia al Cairo, Michele Quaroni, presentando la nuova offerta
a 360 gradi sulla città irpina.
Davanti ad oltre 400 persone, una cifra subita considerata da
record per gli eventi del Nmec, l'inaugurazione organizzata
assieme all'Istituto italiano di cultura è stata accompagnata da
uno spettacolo di tarantella e tahtib, una danza egiziana che
viene eseguita in occasione di matrimoni e altre feste,
specialmente nei villaggi, ed è inserita nel patrimonio
culturale immateriale dell'Unesco dal 2016. L'esibizione che
"mescola tahtib e tarantella", ha sottolineato l'ambasciatore
Quaroni, è "uno degli esempi della straordinaria ricchezza del
patrimonio culturale immateriale italiano ed egiziano, ma anche
un simbolo di unione culturale nel Mediterraneo".
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