La presidenza del Consiglio dei
ministri resta parte civile nel processo cosiddetto 'Escort', a
carico del leader di FI, Silvio Berlusconi, di cui questa
mattina a Bari si è tenuta un'altra udienza. Non si è dunque
ripetuto quanto accaduto lo scorso 13 febbraio quando la
presidenza del Consiglio ha revocato la propria costituzione di
parte civile nel processo 'Ruby ter' che si è concluso a Milano
con l'assoluzione, fra gli altri, dell'ex premier "perché il
fatto non sussiste".
Nel processo 'Escort' Berlusconi è imputato per induzione a
mentire con l'accusa di aver pagato le bugie dette
dall'imprenditore barese Gianpaolo Tarantini ai pm che
indagavano sulle escort portate tra il 2008 e il 2009 nelle
residenze dell'allora presidente del Consiglio.
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