"Il fenomeno del sovraindebitamento
di famiglie e imprese è quello che ci preoccupa di più e per il
quale quale abbiamo strumenti adeguati per intervenire. Dietro
però c'è l'usura che cerchiamo di prevenire con ascolto,
accompagnamento e strumenti economici per le persone
sovraindebitate in modo patologico e irreversibile". Lo ha detto
Luciano Gualzetti, presidente della Consulta nazionale anti
usura a margine del convegno 'L'azione delle fondazioni anti
usura per promuovere la dignità umana in questo tempo di crisi'
a Bari. "Il presupposto - ha proseguito - è che se agiamo in
tempo le persone in difficoltà non si rivolgono al credito
illegale, che è una realtà concreta". "Occorre evitare che si
usino strumenti finanziari in modo indiscriminato - ha detto -
perché quella situazione di sovra indebitamento può portare a
rivolgersi all'usura".
"Il tema dell'usura - ha proseguito - è nascosto e difficile
da intercettare perché le persone fanno fatica a denunciare,
pensando che chi presta soldi in modo facile sia un salvatore".
"Il fenomeno è in aumento, anche al Nord, e sta prendendo in
ostaggio persone e imprese - ha aggiunto -. Sono situazioni che
interessano la criminalità organizzata, ricadendo sul tessuto
economico". Gualzetti ha inoltre sottolineato che "Caritas e
fondazioni assistono a un processo di impoverimento di famiglie
e imprese che sta aumentando a causa dell'inflazione, la
crescita delle bollette, la pandemia". "Sono fattori - ha
avvertito - che aggravano situazioni che intercettiamo quando
sono già compromesse. Le persone pensano di risolvere o
affrontare i problemi quotidiani rivolgendosi alle finanziarie e
al credito al consumo. Fanno il passo più lungo della gamba e
poi finiscono nella trappola dell'azzardo o dell'usura".
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