Il gip del Tribunale di Bari, Rosa
Caramia, ha convalidato l'arresto dell'oncologo dell'Irccs
Giovanni Paolo II di Bari, Vito Lorusso, arrestato giovedì in
flagranza di reato dalla polizia nel suo studio. Il gip ha
disposto gli arresti domiciliari per l'uomo difeso dagli
avvocati Gaetano e Luca Castellaneta ed accusato di concussione
e peculato. Secondo quanto emerge dagli atti sarebbero almeno 15
gli episodi contestati a Lorusso, iniziati nel maggio del 2019.
L'inchiesta della procura è stata avviata, invece, nel novembre
del 2022 dopo una denuncia presentata dalla figlia di una
paziente seguita dall'oncologo.
Ma sarebbero diverse le persone per le quali "la situazione
di urgenza e gravità in cui si trovavano li poneva in una
condizione - viene riportato dal gip - di sudditanza psicologica
e li esponeva inevitabilmente agli abusi ed alle minacce del
medico". Da qui i pagamenti non dovuti che - secondo l'accusa -
sarebbero stati elargiti a Lorusso, nonostante i pazienti erano
in possesso anche di un codice di esenzione, in quanto malati
oncologici.
Inoltre scrive il gip "colpisce che in tutti i casi le
vittime, pur se messe dal Lorusso con le spalle al muro, nutrono
per lui anche una profonda gratitudine. In questo contesto è
particolarmente eloquente ed acquista valenza giuridica anche
l'automatismo dei pagamenti, fatti da molti pazienti, senza che
né loro, né il medico abbiamo avuto bisogno di dire alcunché".
L'indagato nel corso dell'interrogatorio di garanzia ha
riferito al gip che il giorno dell'arresto, giovedì, il paziente
avrebbe "regalato i 200 euro spontaneamente".
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