A 26 anni dal primo reato contestato
e a 20 anni dall'ultimo si è avviato oggi al termine, con le
richieste di condanna, il processo, la cui prima udienza era
fissata nel 2012, per 34 imputati accusati a vario titolo di
associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico e
alla detenzione di stupefacenti e reati in materia di armi.
Diversi reati sarebbero ormai prescritti.
La Procura di Bari ha chiesto condanne, per un totale di
quasi 450 anni di reclusione. In particolare, ad alcuni imputati
è contestato l'aver fatto parte (come promotori, affiliati o
partecipi) del clan 'Velluto' dei quartieri San Pasquale e
Carrassi di Bari, diretto - per l'accusa - da Domenico Velluto e
Giovanni Fasano. L'associazione, che operava anche nel quartiere
Poggiofranco, era soprattutto finalizzata al traffico di droga e
aveva articolazioni anche nei comuni di Capurso, Acquaviva delle
Fonti, Monopoli e Corato. Le richieste, arrivate oggi al termine
di una lunga udienza svolta dinanzi al tribunale di Bari,
segnano uno dei punti finali di una vicenda processuale
lunghissima: ad alcuni imputati sono contestati fatti risalenti
addirittura al 1998, la maggior parte degli addebiti è compreso
tra il 2002 e il 2004. Nel processo era coinvolto anche il
pusher e pr Francesco Vitale, morto a Roma nel febbraio 2023, a
45 anni, dopo essere precipitato dal balcone di un appartamento
nel quartiere Magliana. Per il suo omicidio la Procura di Roma
ha recentemente chiesto tre condanne a 18 anni. Per il padre
Domenico è stata chiesta la condanna a 10 anni e 4 mesi di
reclusione.
Le pene più alte (30 anni) sono state chieste per Domenico
Velluto e Giovanni Fasano. Il pm della Dda Fabio Buquicchio ha
chiesto la condanna a 26 anni per Carlo Biancofiore, a 25 per
Francesco Buono e Mario Di Gioia, a 23 anni e 8 mesi per Angelo
Spano, a 22 anni per Giovanni Belviso. Per gli altri imputati
sono state chieste condanne dai 18 anni e 8 mesi ai 2 anni di
reclusione. Molti capi di imputazione sono caduti in
prescrizione, per quattro imputati è stata chiesta l'assoluzione
per prescrizione dei reati. La sentenza è prevista per il
prossimo 31 ottobre dopo le repliche delle difese.
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