I carabinieri del Noe, su
decreto di ispezione della Procura della Repubblica (Dda) del
tribunale di Lecce, hanno scoperto e sequestrato un terreno
agricolo a Fragagnano (Taranto) utilizzato per lo smaltimento
illecito di rifiuti. Le operazioni di scavo hanno permesso di
trovare, a una profondità di circa cinque metri, diverse
tonnellate di rifiuti (scarti di lavorazione industriale e
derivanti dalle operazioni di recupero della frazione
indifferenziata dei rifiuti urbani).
L'operazione rientra nell'ambito di un'inchiesta che il 5
febbraio scorso aveva portato i carabinieri del gruppo per la
tutela dell'ambiente e della sicurezza energetica di Napoli a
eseguire nove misure cautelari emesse dal gip del tribunale di
Lecce nelle province di Bari, Taranto, Trani-Barletta, Brindisi,
Caserta, Napoli, Avellino, Cosenza, Matera, Campobasso, Viterbo
e Potenza. Fu disposto anche il sequestro di beni mobili e
immobili per circa un milione di euro. A vario titolo sono
contestati i reati di associazione a delinquere, attività
organizzate per il traffico illecito di rifiuti, impedimento al
controllo e gestione illecita di rifiuti.
Il terreno del Tarantino sottoposto a controllo è in uso ad
alcuni degli indagati. I rifiuti rinvenuti sono della stessa
tipologia di quelli già sequestrati in altri siti, provenienti -
come documentato da alcune etichettature presenti sui rifiuti
stessi - da alcune zone della Campania. L'area di circa 10mila
metri quadrati è stata sottoposta a sequestro in attesa della
caratterizzazione dei rifiuti e degli esiti delle analisi sul
suolo, che saranno effettuate per verificarne l'eventuale
presenza di inquinamento.
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