Il tribunale di Bari ha prorogato per
sei mesi l'amministrazione giudiziaria dell'Amtab, la
municipalizzata dei trasporti barese già sottoposta a
provvedimento il 26 febbraio di un anno fa in seguito
all'inchiesta 'Codice interno', che oltre a svelare i presunti
intrecci tra mafia, politica e imprenditoria cittadina, ha anche
rilevato possibili legami tra alcuni dipendenti delle aziende
municipalizzate e i clan. La decisione è stata presa oggi dalla
sezione misure di prevenzione del tribunale, anche la Dda di
Bari aveva chiesto la proroga del provvedimento.
Nel corso dell'udienza tenutasi stamattina a Bari,
l'amministratore unico dell'azienda Luca D'Amore ha presentato
una relazione nella quale, oltre a sottolineare le misure di
risanamento dell'azienda già avviate nell'ultimo anno, ha
sottolineato alcune criticità ancora vigenti. Tra queste, la
presenza di alcuni lavoratori interinali ancora legati ai clan
(in quattro, ritenuti appartenenti al clan Parisi del quartiere
Japigia, sono stati licenziati), la mancanza di un direttore
generale, la mancanza di un modello organizzativo e un piano
carente sulla sicurezza sul lavoro. Si tornerà in aula per
un'eventuale ulteriore proroga del provvedimento il prossimo 25
giugno.
D'Amore era stato nominato amministratore giudiziario
dell'Amtab in seguito ai 130 arresti dell'inchiesta 'Codice
interno'. A novembre, il sindaco di Bari Vito Leccese ha
nominato D'Amore amministratore unico.
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