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Ad Andria la passeggiata antiracket per dire 'no al pizzo'

Ad Andria la passeggiata antiracket per dire 'no al pizzo'

Grasso: 'Ora gli operatori economici hanno un nuovo strumento'

ANDRIA, 28 febbraio 2025, 13:43

Redazione ANSA

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"Gli operatori economici di Andria ora hanno un nuovo strumento: hanno l'associazione antiracket che è indispensabile per impedire che degli operatori economici si possano trovare in situazioni di solitudine e di isolamento".
    Lo ha detto Tano Grasso, presidente della prima fondazione antiracket che oggi ha inaugurato una sede anche ad Andria, città che ha ospitato una passeggiata con commercianti e imprenditori per dire no al pizzo. Al loro fianco, i rappresentanti delle istituzioni.
    La passeggiata è stata l'occasione per sistemare le targhe antiracket sulle sedi di alcune aziende che hanno aderito all'associazione. "L'obiettivo - ha aggiunto Grasso - è alimentare fiducia nelle istituzioni e nell'associazione antiracket". "È una giornata fondamentale" perché "incontreremo i commercianti e mi auguro che l'associazione antiracket possa crescere sempre più perché costituisce un sostegno per tutti coloro che vogliono e decidono di denunciare", ha spiegato la commissaria straordinaria del governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, Mariagrazia Nicolò, sottolineando che "la denuncia non è un percorso facile ma si deve fare per riappropriarsi della libertà personale, per rivivere la propria dignità e soprattutto interrompere il cappio con la criminalità organizzata".
    "Noi non siamo soli - ha dichiarato Felice Gemiti, imprenditore di Andria che ha sporto denuncia contro i suoi aguzzini -. C'è lo Stato con noi e siamo sempre più forti più numerosi. Ai miei colleghi dico di non aver paura di denunciare e ora ci siamo anche noi pronti ad aiutare". "Auspichiamo una collaborazione con le istituzioni perché così si innalza anche il livello di percezione della sicurezza", ha proseguito Silvana D'Agostino, prefetta di Barletta-Andria-Trani. "Era un impegno che avevamo assunto e ora ci sono dei luoghi fisici in cui potersi recare per parlare, per raccontare, per denunciare" ha concluso la sindaca di Andria, Giovanna Bruno.
   

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