La rapida evoluzione della
tecnologia spaziale e della 'new space economy' richiede
un'attenzione continua all'innovazione e in questo campo le
start-up giocano un settore chiave, introducendo soluzioni
innovative che stimolano la concorrenza e promuovono un ambiente
di creatività e collaborazione. Ma servono investimenti. Qui
entra in gioco il tech talk 'Il futuro della tecnologia
spaziale', presentato al Padiglione Italia di Expo 2025 Osaka
nella settimana dedicata alla Puglia.
Un talk in cui si sono esplorate le iniziative pubbliche e
private per sostenere le start-up spaziali nel loro percorso
verso il successo e si è discusso delle migliori politiche per
accelerare le start-up e le tecnologie spaziali. "Chiaramente è
un compito molto difficile per le start-up trovare fonti di
finanziamento continue, anche perché è emerso che spesso c'è un
disallineamento tra la loro visione e la comprensione del loro
business model da parte degli investitori" spiega Theresa
Mulloy, responsabile comunicazione e investimenti esteri Puglia
sviluppo. Ma il talk ha fatto emergere "grandi opportunità". Un
plauso va a Regione Puglia, "che già mette a disposizione delle
start-up degli strumenti di agevolazione, dei fondi, soprattutto
per la fase di avviamento", aggiunge Mulloy.
Fiore all'occhiello è Esa Bic (Business incubation centre)
Brindisi, la business innovation center dell'agenzia spaziale,
con sede appunto in Puglia, presente al Padiglione Italia con il
suo coordinatore Mario Erario. Un incubatore di impresa
coordinato dal Dta (Distretto tecnologico aerospaziale) unico
avviato dall'Agenzia spaziale europea nell'Italia meridionale a
seguito della gara vinta dal Dta, che mette a disposizione una
serie di strumenti di servizi a supporto delle start-up nel
settore spaziale. Il programma di supporto alle start-up prevede
una serie di incentivi, come un contributo a fondo perduto di 50
mila euro, l'accompagnamento di una squadra di professionisti
con esperienza tecnica e manageriale per superare gli ostacoli e
l'accesso a laboratori all'avanguardia.
Come fiore all'occhiello della Puglia è la Rea space, che ha
svelato agli ospiti presenti un'innovativa tuta spaziale
intraveicolare che ha vinto anche il prestigioso premio Compasso
d'oro. Le tute intraveicolari, spiega Flavio Augusto Gentile,
Ceo e Co-founder di Rea space, "sono delle tute che vengono
utilizzate all'interno dei velivoli spaziali, mentre le tute
extraveicolari sono quelle che vengono utilizzate all'esterno".
Quella presentata è una tuta "che verrà possibilmente utilizzata
per attività planetarie, quindi in ottica delle prossime
missioni lunari o marziane" aggiunge Gentile. Una tuta
intraveicolare non qualsiasi, spiega l'altro fondatore di Rea
space Ilario Lagravinese, ma "sviluppata con una tecnologia
specifica che permette di contrastare la perdita di massa
muscolare e di tessuto osseo che gli astronauti appunto hanno
nelle missioni in microgravità, nello specifico quelle di media
e lunga durata".
Tra le realtà presente anche Innovit (Italian innovation and
culture hub), il nuovo centro di innovazione italiano in Silicon
Valley, grazie al quale "abbiamo l'opportunità di promuovere
ulteriormente la regione Puglia e le sue start-up nel mondo",
spiega Alberto Acito, direttore di Innovit. "L'opportunità ci è
data in particolare da questo approfondimento sul settore
dell'aerospazio", sottolinea Acito, che è uno dei "sei settori
verticali che in Innovit dedichiamo al mondo delle start-up e
della trazione investimenti e ci concentriamo ovviamente sulle
grandi opportunità che la regione mette a disposizione con i
suoi cluster, con le sue imprese e le sue anche università di
generare innovazione in questo settore strategico".
All'evento hanno partecipato anche Aya Mori, Vicedirettrice
Acceleration program team Jetro - Startup support division,
Francois Poncin, Corporate planning office Spacetide foundation,
Shogo Onishi, Ceo e Fondatore Space Quarters, e Kaz Ishigame,
Ceo e Co-founder Cislunar technologies.
Secondo le ultime stime del World Economic Forum, l'economia
spaziale dovrebbe generare un valore di 1.800 miliardi di
dollari entro il 2035, rispetto ai 630 miliardi del 2023, con
una crescita media annua del 9,0%, grazie ai continui sviluppi e
al miglioramento dell'accesso alle tecnologie spaziali, come le
comunicazioni, posizionamento e navigazione, servizi di
osservazione della Terra. La Puglia è pronta.
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