Anffas Ostia è ufficialmente 'green plus'.
Tutto nel centro socio sanitario di Ostia, che si occupa di oltre 500 tra bambini e ragazzi con disabilità, è totalmente riciclabile, riciclato e plastic free.
Anche il bar, gestito dai
ragazzi con disabilità intellettiva, dove perfino i tavoli e le
sedie sono stati realizzati con materiale riciclato.
"Un percorso intrapreso anni fa - spiega il direttore generale
Anffas Ostia Stefano Galloni - che ogni anno si è arricchito di
ulteriori strumenti. Penso per esempio al benefit concesso ai
nostri dipendenti impegnati nei servizi di assistenza
domiciliare: un incentivo economico per utilizzare i mezzi
pubblici e lasciare a casa la macchina".
"Da anni l'impegno sull'impatto ambientale delle nostre
attività è centrale - sottolinea il Dg Anffas Ostia Stefano
Galloni -. Non a caso siamo gli unici del settore, sul litorale
laziale, ad aver ottenuto la Iso 14001 che certifica il nostro
impatto ecologico. Dal 2012 abbiamo installato impianti
fotovoltaici e di autoproduzione. Da poche settimane siamo
'plastic free', almeno per quanto riguarda tutte le attività che
ce lo consentono. La mensa dei ragazzi infatti utilizza acqua
corrente filtrata da un erogatore, piatti e bicchieri sono
compostabili e riciclabili, le posate sono in materiale
lavabile. Carta igienica e carta per le mani esclusivamente
prodotta da fonti riciclabili. Sedie e tavoli del nostro bar
gestito da ragazzi con disabilità sono prodotti anch'essi con
materiali 100 per cento riciclati, grazie a una donazione di
Unilever Italia-Algida che ha la nostra stessa sensibilità.
Perfino le tazzine da caffè e i bicchieri sono riciclabili.
Sulle finestre abbiamo installato pellicole che filtrano il 99
per cento degli ultravioletti e sono ad alto efficientamento
termico. Questo significa abbattere l'uso dei condizionatori in
estate e dei riscaldamenti in inverno".
Secondo Galloni, "non ci si può battere per l'inclusione e i
diritti delle persone con una disabilità o una fragilità se poi
non si è i primi a dare un contributo alla società civile, nel
rispettare ogni altro cittadino e il territorio in cui tutti
viviamo. Le nostre famiglie e i nostri ragazzi continuano a
credere sia più utile darsi da fare che lamentarsi, per
combattere il sistema che - conclude - brucia ogni genere di
risorsa, ambientale e non".
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