"Hanno garantito massima attenzione per la nostra situazione". Ha lasciato gli uffici dell'assessorato ai Servizi sociali in via Sonnino a Cagliari, Enrico Bernardi, il 64enne precario del Comune che stamattina aveva annunciato lo sciopero della fame e della sete se non avesse ottenuto risposte adeguate. "L'amministrazione si è subito messa in moto per rintracciare gli assistenti sociali che già si erano occupati del mio caso".
Bernardi, noto in città per le sue plateali proteste in Comune ma anche all'ufficio di collocamento, chiede aiuto perché, spiega, "non ho la corrente elettrica in casa da un mese e mezzo, sono pieno di debiti e non ho i soldi per comprare qualcosa da mangiare. Ma sono disposto a lavorare nonostante la mia età, sono un apprezzato muratore specializzato". Con lui stamattina al quarto piano di via Sonnino c'era un'altra precaria del Comune di Cagliari, Claudia Campagnolo, 42 anni e una figlia di 22 "con problemi di salute". "Domani saremo di nuovo qui - promette Bernardi - e se non cambiano le cose smetto di mangiare e bere".
C'E' SPIRAGLIO, PROTESTA SOSPESA - "Hanno garantito massima attenzione per la nostra situazione". Ha lasciato gli uffici dell'assessorato ai Servizi sociali in via Sonnino a Cagliari, Enrico Bernardi, il 66enne precario del Comune che stamattina aveva annunciato lo sciopero della fame e della sete se non avesse ottenuto risposte adeguate.
"L'amministrazione si è subito messa in moto per rintracciare gli assistenti sociali che già si erano occupati del mio caso". Bernardi, noto in città per le sue plateali proteste in Comune ma anche all'ufficio di collocamento, chiede aiuto perché, spiega, "non ho la corrente elettrica in casa da un mese e mezzo, sono pieno di debiti e non ho i soldi per comprare qualcosa da mangiare. Ma sono disposto a lavorare nonostante la mia età, sono un apprezzato muratore specializzato". "Domani saremo di nuovo qui - promette Bernardi - e se non cambiano le cose smetto di mangiare e bere".
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