Una Asl unica al posto delle vecchie otto aziende sanitarie locali con l'obiettivo di abbattere i costi tra il 20 e il 30%, ridurre le liste di attesa e il numero di ricoveri inappropriati, che attualmente sono 24mila. E' nata da poco più di un giorno la nuova Azienda per la tutela della Salute (Ats) della Sardegna, un esperimento che è un unicum nazionale per estensione territoriale del servizio.
Dopo aver mandato in pensione le unità sanitarie locali (Usl), ora l'Isola cancella le Asl, semplificando i passaggi amministrativi e concentrando tutto nelle mani di un supermanager, Fulvio Moirano, alla guida dell'Ats coadiuvato da un direttore amministrativo e uno sanitario, Stefano Lorusso e Francesco Enrichens.
Le vecchie otto Asl, da oggi inglobate dalla Asl unica, diventano aree socio sanitarie locali con autonomia gestionale e non finanziaria e con al vertice un direttore nominato dal dg in via fiduciaria: a Sassari Giuseppe Pintor, a Olbia Pierpaolo Pani, a Nuoro Andrea Marras, a Lanusei Pino Frau, a Oristano Mariano Meloni, a Sanluri Antonio Onnis, a Carbonia Maddalena Giua e a Cagliari Paolo Tecleme. L'Ats svolge le funzioni di programmazione aziendale e gestione complessiva dell'erogazione dei servizi sanitari e socio-sanitari che vengono così centralizzati. La nuova azienda opera anche come centrale di committenza per l'aggiudicazione dei contratti di concessione e sugli appalti pubblici, finora gestiti dalle otto Asl locali.
L'Ats deve garantire poi l'omogeneizzazione e l'armonizzazione dei processi gestionali nel territorio in coordinamento con l'attività delle altre aziende sanitarie, accentrando le procedure concorsuali e selettive, il trattamento economico del personale, i magazzini e la relativa logistica, le reti informatiche, la comunicazione e le tecnologie sanitarie.
In capo alla Asl unica, inoltre, andranno tutte le procedure di organizzazione dei percorsi di formazione Ecm. Prossimo passo sarà l'emanazione dell'atto aziendale per la programmazione dei servizi sul territorio, che dovrà tenere conto anche delle decisioni del Consiglio regionale sulla riorganizzazione della rete ospedaliera. Mentre la sede della sanità sarda nel suo complesso sarà a Sassari, Nuoro ospiterà l'Areus, l'Azienda regionale per le emergenze urgenze, nuova nata nell'ambito della riforma. Nel capoluogo barbaricino ci sarà anche la regia dell'elisoccorso, che nell'Isola garantirà tre basi negli aeroporti di Cagliari, Alghero e Olbia con una spesa complessiva di 91 milioni di euro, da mettere a bando.
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