Una vicenda infinita quella del ponte di Oloé sul quale, dopo i lavori di ripristino post alluvione 2013, che hanno comportato una spesa di 2,9 milioni di euro e la chiusura della provinciale Oliena-Dorgali per otto mesi, si sono riaccesi i riflettori proprio in questi giorni: la strada è di nuovo chiusa da sei giorni dopo il violento nubifragio della settimana scorsa.
Questa volta, assicurano dall'Anas, non si tratta dei problemi sul terrapieno come avvenuto nel 2013, ma del cedimento strutturale di una campata del ponte costruito nel 1954. Un danno che potrebbe richiedere l'abbattimento del viadotto e la sua ricostruzione ex novo. "Non abbiamo ancora ricevuto la relazione dei tecnici ma da quello che è possibile capire si annunciano tempi di ripristino molto lunghi - spiega all'ANSA il sindaco di Oliena Martino Salis - La mia preoccupazione come amministratore è grande, perché la chiusura della provinciale 46 taglia in due il territorio e allunga di cinque-sei volte i tempi di percorrenza da altre vie di accesso alle nostre aziende agricole. Senza contare il disagio per i collegamenti con Dorgali, dove si recano o arrivano quotidianamente per lavoro tantissime persone. Lancio un appello alle istituzioni competenti - incalza il primo cittadino - affinché stavolta si intervenga con la massima celerità per risolvere il problema".
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