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Maltempo, vendemmia a rischio nel Sulcis

Maltempo, vendemmia a rischio nel Sulcis

Sopralluogo e stima danni di Rubiu (Udc) e appello Copagri

CAGLIARI, 29 agosto 2018, 09:47

Redazione ANSA

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Vigneti annacquati e rovinati dalla peronospora. Sarà una stagione da dimenticare per il comparto vitivinicolo del Sulcis Iglesiente. La prima stima dei danni è arrivata dai sopralluoghi del capogruppo Udc in Consiglio regionale Gianluigi Rubiu, che ha perlustrato i filari che si ritagliano tra Villaperuccio, Santadi, Giba, Masainas e Villamassargia. Il maltempo, con acquazzoni e temporali fuori stagione, non ha risparmiato nessun centro della provincia. "Il clima avverso delle ultime settimane, con nubifragi pomeridiani seguiti dal sole rovente, ha favorito l'insorgere della malattia della vite, bruciando i grappoli - spiega l'esponente dell'opposizione che sul tema ha presentato un'interrogazione urgente - L'ultima botta è stata la grandinata di giovedì scorso che ha distrutto completamente alcuni impianti viticoli. I danni potrebbero superare l'80 per cento, con perdite consistenti per il comparto agricolo del territorio".

Il regno del Carignano - che può contare su diverse cantine sociali sparse nel distretto e centinaia di dipendenti - è in ginocchio. Da qui l'appello di Rubiu. "Occorre - dice - la convocazione urgente della commissione Agricoltura e Attività produttive per una verifica puntuale dei danni. Questo evento eccezionale dovrebbe portare la Regione ad attivare le procedure per lo stato di calamità naturale".

Nel frattempo Copagri sollecita i Comuni a raccogliere dai produttori colpiti i dati relativi ai danni subiti, così da consegnarli ad Argea per consentire alla Giunta regionale di deliberare sulla richiesta al ministero del riconoscimento di calamità. "Le piogge della tarda primavera hanno colpito pesantemente le colture foraggere, la cerealicoltura, la viticoltura, il comparto ortofrutticolo - spiega il presidente dell'associazione, Ignazio Cirronis - ad agosto inusuali bombe d'acqua e grandinate hanno peggiorato la situazione danneggiando ulteriormente la produzione di uva, la frutta pronta per la raccolta, il pomodoro da industria, gli impianti di carciofo e altre colture".  Ora si pone il problema di come coprire il fabbisogno finanziario rispetto ai danni.
   

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