Cancellato a giugno per il Covid, il Rally Italia-Sardegna non si arrende: partenza a ottobre - via l'8 e conclusione l'11 e non più a fine ottobre come annunciato in un primo momento, anche a causa dell'annullamento del Rally di Germania - con lancio promozionale al Gran Premio di Formula Uno di Monza di settembre.
La corsa, che avrà Alghero come quartier generale, è valida per il campionato mondiale. È stato proprio il presidente nazionale dell'Aci Saverio Sticchi Damiani a farsi garantire che la massima competizione mondiale dell'automobilismo su strada sarà portata a termine. "Sarebbe stato più semplice- ha detto questa mattina a Cagliari - rinviare tutto al 2021, ma abbiamo accettato la sfida. E anzi, se non avessimo accettato noi, penso che sarebbe stato in pericolo l'intero mondiale".
In gara una sessantina di equipaggi che puntano con tutti i protagonisti che cercheranno in Sardegna punti decisivi per il titolo. Il nuovo percorso del Rally Italia Sardegna 2020 sarà un remake di quello originale presentato a febbraio. Le prove speciali restano più o meno le stesse, con la novità di Tempio, e poi Tula, Castelsardo, Monte Lerno e Coiluna confermate. Ci saranno la Tergu- Osilo e sono confermate inoltre sia la Power stage dell'Argentiera che Cala Flumini e Monte Baranta, mentre lo shakedown si disputerà a Olmedo il giovedì nel primo pomeriggio.
Totale: 264 km cronometrati, con un parco assistenza a metà e fine giornata in programma al porto turistico di Alghero. Mancherà Olbia: impossibile disputare la super speciale la sera del giovedì al buio. Rimane l'incognita delle porte chiuse: per il momento e sino al 7 settembre- hanno spiegato gli organizzatori- per le manifestazioni di questo genere non è previsto pubblico. Saranno nuovi provvedimenti a decidere se i tifosi e gli appassionati potranno assistere alle gare.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA