Quattro dipendenti del gestore idrico della Sardegna, Abbanoa Spa, tra dirigenti e funzionari, sono indagati dalla Procura di Lanusei per concorso in danneggiamento e interruzione di pubblico servizio, per condotte che hanno deteriorato, reso in tutto o in parte inservibili gli impianti del depuratore del Comune di Tortolì, gestito dal Consorzio Industriale Provinciale Ogliastra, che a fronte dei controlli sulla qualità delle acque ha ricevuto una sanzione amministrativa per superamento dei limiti di escherichia coli, 10 volte di più dei parametri di legge. I quattro, hanno ricevuto un avviso di conclusione indagini nell'ambito dell'inchiesta "Dirty Water" condotta dalla Guardia di Finanza e coordinata dal Pm di Lanusei Gualtiero Battisti per lo "sversamento illegale di liquami fognari all'interno del porto di Arbatax che, da diversi anni, contaminava l'ambiente marino circostante".
I 4 dipendenti di Abbanoa accusati di aver turbato in più occasioni il regolare funzionamento dell'impianto di depurazione del Consorzio Industriale Provinciale Ogliastra, sono Alessandra Luridiana, responsabile del settore complesso distribuzione per Abbanoa S.p.a, Antonio Deidda, responsabile del settore depurazione, Rosella Pilia addetto tecnico responsabile degli impianti di depurazione del Distretto n. 8 e Graziano Solinas direttore dei lavori per conto di Abbanoa. Con la conclusione dell'indagine notificata agli indagati ora si profila la richiesta di rinvio a giudizio da parte della procura della Repubblica di Lanusei. L'indagine, a cui hanno partecipato anche gli uomini della stazione Forestale e di Vigilanza Ambientale di Tortolì e del Corpo Forestale è durata circa due anni. I fatti di rilievo penale riguardano un'attività di allaccio abusivo della rete fognaria gestita dall'ente idrico, alla rete fognaria gestita dal Consorzio Industriale Provinciale dell'Ogliastra "da cui sono derivati plurimi danneggiamenti dell'impianto di depurazione e frequenti situazioni di malfunzionamento dell'impianto".
In particolare, per rimediare ad un guasto verificatosi all'impianto fognario di proprietà di Abbanoa, un dirigente della società, avrebbe fatto eseguire da una ditta esterna, senza il consenso del Consorzio Industriale, un collegamento bypass a monte del guasto unendo il collettore di acque reflue di Abbanoa all'impianto fognario che serve la zona industriale di Arbatax e che, con l'impianto di depurazione, sono di proprietà e gestione del Consorzio Industriale. Nonostante le numerose segnalazioni di danno con relative diffide inviate dal Consorzio, che invitavano da subito il gestore idrico a rimuovere l'allaccio abusivo, i vari responsabili di Abbanoa, secondo gli investigatori, non hanno mai provveduto, fino al maggio dell'anno 2019, al ripristino della condotta fognaria, danneggiando il vicino depuratore e compromettendone la funzionalità. Il collettore di scarico del Consorzio Industriale, infatti, era stato progettato per consentire lo scarico dei liquami all'interno di una vasca di capacità ridotte che, dopo l'allaccio abusivo, si intasava continuamente provocando, in frequenti occasioni, lo sversamento diretto in mare delle acque reflue.
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